2^ domenica di Quaresima – 8 marzo 2020 Unità Pastorale Santi Giuseppe e Zeno

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Oggi è il Tabor la sorgente a cui approssimarsi.

Dal monte della Trasfigurazione zampilla la buona notizia

che con l’Amato, il figlio Gesù, siamo Amati.

Ce lo dice il cielo da cui sgorga la voce dell’Amante,

del Padre che è suo e nostro.

Come tra loro, circoli libero tra noi,

l’Amore, lo Spirito che, ci ha sospinti nel deserto e

ora ci riporta al cuore dei nostri impegni, dei nostri incontri.

Anche noi, come Gesù sul monte,

fontane di luce perché sia

meno opaco il nostro guardare,

meno torbido il nostro dire,

meno ambiguo il nostro agire.

Il volto del maestro brilla come fosse un sole,

le sue vesti biancheggiano come appena lavate.

Non possiamo permetterci il lusso della mediocrità

dopo quel brillare del suo dentro che è profezia

del bello che può fluire dal dentro di ciascuno.

Non possiamo cedere alla tentazione di lasciar inaridire quelle sorgenti che transitano dentro di noi come nel ventre della terra,

per sgorgare inaspettatamente dalla nostra vita, come dal fianco

di una montagna, e irrigare del meglio di noi il mondo

per contagiarlo di bellezza.