Gli conducono una donna sorpresa in adulterio. (Gv. 8,1-11)
I farisei e gli anziani del tempo di Gesù e, come alcune culture se non proprio religioni ancora oggi, chiedono giustizia: “Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa”. Siamo di fronte alla legalità rigida di una religiosità che non conosce la misericordia e le superiori esigenze dell’amore. Ora Gesù non dice che l’adulterio non è un peccato o che è cosa da poco. Gesù che perdona “Neanch’io ti condanno” ci dimostra però che esiste in lui una giustizia diversa: la misericordia, il perdono, che col battesimo diventa nostro impegno per la vita e la misura della nostra fede. Perdonare è recuperare una vita a partire dalla tua, è salvare dei valori è una filosofia del vivere è la fatica di fare la verità; solo i coraggiosi sanno perdonare, un vigliacco non perdona mai non è nella sua natura E anche al di là del religioso amare i nemici o settanta volte sette, il perdono può essere la salvezza, qui sulla terra, anche per coloro che non hanno la fede.
IV Domenica dopo Pasqua -anno B In quel tempo, Gesù disse: “Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore”. (Gv 10, 11-18) Questa Domenica è chiamata “La Domenica Leggi tutto…
II Domenica di Pasqua 2024 – Anno B. Valore teologico della “lettura”. “Celebrans et ministri, clerus et populus sedentes auscultant.” Questa norma uscita nel 1955 ebbe una larga risonanza nel mondo dei liturgisti e così Leggi tutto…
PASQUA 2024 “Questo è il mio corpo… questo è il calice del mio sangue”. “Come ad offrire nutrimento al corpo è l’atto di mangiare del pane e non semplicemente guardarlo, nello stesso modo occorre che Leggi tutto…
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Commento domenicale 07/04/2019
Pubblicato da Edoardo Amadio il
Gli conducono una donna sorpresa in adulterio. (Gv. 8,1-11)
I farisei e gli anziani del tempo di Gesù e, come alcune culture se non proprio religioni ancora oggi, chiedono giustizia: “Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa”. Siamo di fronte alla legalità rigida di una religiosità che non conosce la misericordia e le superiori esigenze dell’amore. Ora Gesù non dice che l’adulterio non è un peccato o che è cosa da poco. Gesù che perdona “Neanch’io ti condanno” ci dimostra però che esiste in lui una giustizia diversa: la misericordia, il perdono, che col battesimo diventa nostro impegno per la vita e la misura della nostra fede. Perdonare è recuperare una vita a partire dalla tua, è salvare dei valori è una filosofia del vivere è la fatica di fare la verità; solo i coraggiosi sanno perdonare, un vigliacco non perdona mai non è nella sua natura E anche al di là del religioso amare i nemici o settanta volte sette, il perdono può essere la salvezza, qui sulla terra, anche per coloro che non hanno la fede.
Buona Domenica
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