Oggi un commento su “rito e liturgia” della Messa.
Eucarestia e Parola di Dio sono due momenti della
liturgia così uniti che non possono dividersi: Gesù è il Verbo fatto carne ed è
la Parola di Dio vivente. Sono due mense di pari dignità: la mensa dell’Eucarestia
e la mensa della Parola, così congiunte da formare un unico atto di culto.
Ora sappiamo che nell’Eucarestia c’è il Corpo ed il Sangue di Cristo, “presenza reale”, ma leggiamo dall’Ordinamento Generale del Messale Romano: “Quando nella Chiesa si legge la sacra Scrittura, Dio stesso parla al suo popolo e Cristo, presente nella sua parola, annunzia il Vangelo.” Nella celebrazione della Santa Messa, quindi, Cristo è realmente presente nella sua parola, presenza reale quindi all’altare e all’ambone. La giusta collocazione delle due mense quindi sarebbe una a fianco dell’altra, ad indicare la pari dignità, anzi la giusta collocazione dell’ambone è davanti all’altare a significare che solo dopo aver ascoltato e fatto nostra la Parola di Dio possiamo accedere e godere della Grazia e dei benedici dell’Eucarestia. Ambone davanti all’altare per promettere, come il popolo di Dio di fronte all’altare posto da Mosè ai piedi del monte Sinai: “Quello che Dio ha detto noi lo faremo e gli saremo fedeli”. (Esodo cap.19)
IV Domenica dopo Pasqua -anno B In quel tempo, Gesù disse: “Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore”. (Gv 10, 11-18) Questa Domenica è chiamata “La Domenica Leggi tutto…
II Domenica di Pasqua 2024 – Anno B. Valore teologico della “lettura”. “Celebrans et ministri, clerus et populus sedentes auscultant.” Questa norma uscita nel 1955 ebbe una larga risonanza nel mondo dei liturgisti e così Leggi tutto…
PASQUA 2024 “Questo è il mio corpo… questo è il calice del mio sangue”. “Come ad offrire nutrimento al corpo è l’atto di mangiare del pane e non semplicemente guardarlo, nello stesso modo occorre che Leggi tutto…
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Commento domenicale 15/03/2020
Pubblicato da Edoardo Amadio il
III Domenica di Quaresima anno A
Oggi un commento su “rito e liturgia” della Messa.
Eucarestia e Parola di Dio sono due momenti della liturgia così uniti che non possono dividersi: Gesù è il Verbo fatto carne ed è la Parola di Dio vivente. Sono due mense di pari dignità: la mensa dell’Eucarestia e la mensa della Parola, così congiunte da formare un unico atto di culto.
Ora sappiamo che nell’Eucarestia c’è il Corpo ed il Sangue di Cristo, “presenza reale”, ma leggiamo dall’Ordinamento Generale del Messale Romano: “Quando nella Chiesa si legge la sacra Scrittura, Dio stesso parla al suo popolo e Cristo, presente nella sua parola, annunzia il Vangelo.” Nella celebrazione della Santa Messa, quindi, Cristo è realmente presente nella sua parola, presenza reale quindi all’altare e all’ambone. La giusta collocazione delle due mense quindi sarebbe una a fianco dell’altra, ad indicare la pari dignità, anzi la giusta collocazione dell’ambone è davanti all’altare a significare che solo dopo aver ascoltato e fatto nostra la Parola di Dio possiamo accedere e godere della Grazia e dei benedici dell’Eucarestia. Ambone davanti all’altare per promettere, come il popolo di Dio di fronte all’altare posto da Mosè ai piedi del monte Sinai: “Quello che Dio ha detto noi lo faremo e gli saremo fedeli”. (Esodo cap.19)
Buona domenica
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