Commento domenicale 15/03/2020

Pubblicato da Edoardo Amadio il

III Domenica di Quaresima anno A

Oggi un commento su “rito e liturgia” della Messa.

Eucarestia e Parola di Dio sono due momenti della liturgia così uniti che non possono dividersi: Gesù è il Verbo fatto carne ed è la Parola di Dio vivente. Sono due mense di pari dignità: la mensa dell’Eucarestia e la mensa della Parola, così congiunte da formare un unico atto di culto.

Ora sappiamo che nell’Eucarestia c’è il Corpo ed il Sangue di Cristo, “presenza reale”, ma leggiamo dall’Ordinamento Generale del Messale Romano: “Quando nella Chiesa si legge la sacra Scrittura, Dio stesso parla al suo popolo e Cristo, presente nella sua parola, annunzia il Vangelo.” Nella celebrazione della Santa Messa, quindi, Cristo è realmente presente nella sua parola, presenza reale quindi all’altare e all’ambone. La giusta collocazione delle due mense quindi sarebbe una a fianco dell’altra,  ad indicare la pari dignità, anzi la giusta collocazione dell’ambone è davanti all’altare a significare che solo dopo aver ascoltato e fatto nostra la Parola di Dio possiamo accedere e godere della Grazia e dei benedici dell’Eucarestia. Ambone davanti all’altare per promettere, come il popolo di Dio di fronte all’altare posto da Mosè ai piedi del monte Sinai: “Quello che Dio ha detto noi lo faremo e gli saremo fedeli”. (Esodo cap.19)

Buona domenica

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