FESTA
DELLA TRINITA’ (Pr.8,22-31)
“Così parla la sapienza di Dio .. dall’eternità sono stata creata.”
Tra i principi più discussi e criticati della cosmologia e della fisica, della filosofia e in genere da tutte le scienze antropologiche, e non, fulcro di aspre dispute è il credere che l’uomo sia apparso casualmente nell’Universo o invece che sia il fine di tutta l’evoluzione del cosmo.
Già
i filosofi greci vedevano in un disegno ideato intelligentemente l’armonia e
l’ordine della natura, una sapienza un “logos” che poi divenne un “disegno
finalistico” inscritto nella materia.
Chi
non accetta l’idea del progetto sapiente inscritto nel cosmo e quindi in un “Progettista”,
invoca il caso alla base dei processi cosmici affidando le ragioni del cosmo ad
un concetto che viene ad essere per lui più astruso di quello divino non
essendo nemmeno definibile; sembra davvero arduo attribuire a coincidenze
fortuite l’intera evoluzione cosmica.
Ora,
che la ragione possa e debba sostenere le argomentazioni della Fede, non vi è
alcun dubbio, ma la difficoltà per l’uomo che si definisce ateo non è tanto di credere
in Dio, ma che Dio sia buono.
Ed
è quello che è venuto a raccontarci Gesù, e che Von Baltashar tradusse in : “solo
l’amore è credibile!”.
Buona
domenica
Commento domenicale 16/06/2019
Pubblicato da Edoardo Amadio il
FESTA DELLA TRINITA’ (Pr.8,22-31)
“Così parla la sapienza di Dio .. dall’eternità sono stata creata.”
Tra i principi più discussi e criticati della cosmologia e della fisica, della filosofia e in genere da tutte le scienze antropologiche, e non, fulcro di aspre dispute è il credere che l’uomo sia apparso casualmente nell’Universo o invece che sia il fine di tutta l’evoluzione del cosmo.
Già i filosofi greci vedevano in un disegno ideato intelligentemente l’armonia e l’ordine della natura, una sapienza un “logos” che poi divenne un “disegno finalistico” inscritto nella materia.
Chi non accetta l’idea del progetto sapiente inscritto nel cosmo e quindi in un “Progettista”, invoca il caso alla base dei processi cosmici affidando le ragioni del cosmo ad un concetto che viene ad essere per lui più astruso di quello divino non essendo nemmeno definibile; sembra davvero arduo attribuire a coincidenze fortuite l’intera evoluzione cosmica.
Ora, che la ragione possa e debba sostenere le argomentazioni della Fede, non vi è alcun dubbio, ma la difficoltà per l’uomo che si definisce ateo non è tanto di credere in Dio, ma che Dio sia buono.
Ed è quello che è venuto a raccontarci Gesù, e che Von Baltashar tradusse in : “solo l’amore è credibile!”.
Buona domenica
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