XVI Domenica T.O. ANNO B
“..Gesù disse ai suoi discepoli: Venite in disparte, in un luogo solitario e riposatevi un po’. “ (Mc.6,30-34)
Gesù era solito ritirarsi nel silenzio in un luogo appartato a pregare per cercare l’incontro, la relazione con suo Padre.
Cercare il silenzio diventa anche oggi per noi non solo una necessità psicologica, sentirsi padroni del proprio io, ma un’esigenza fondamentale dello spirito per opporci ai vuoti di senso della prepotenza del mondo.
Gli orientali nella meditazione, nel silenzio ricercano, nella propria intimità, il mistero che è in noi e attorno a noi.
Nella preghiera i tempi di silenzio sono preghiera e gli spazi di silenzio nella musica sono parte integrante dell’armonia; in amore i silenzi, gli sguardi sono più eloquenti delle parole.
Nel silenzio incontriamo Dio stesso: “Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo, da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, una voce sottile di silenzio. Come l’udì Elia si coprì il volto con il mantello. Uscì e si fermò all’ingresso della caverna.”
(1Re 19,11-13)
Se preghiera è incontro col Signore, la Scrittura ci vuole dire che è nel silenzio la perfezione della preghiera.
Buona domenica.
Commento domenicale 22/07/2018
Pubblicato da Edoardo Amadio il
XVI Domenica T.O. ANNO B
“..Gesù disse ai suoi discepoli: Venite in disparte, in un luogo solitario e riposatevi un po’. “ (Mc.6,30-34)
Gesù era solito ritirarsi nel silenzio in un luogo appartato a pregare per cercare l’incontro, la relazione con suo Padre.
Cercare il silenzio diventa anche oggi per noi non solo una necessità psicologica, sentirsi padroni del proprio io, ma un’esigenza fondamentale dello spirito per opporci ai vuoti di senso della prepotenza del mondo.
Gli orientali nella meditazione, nel silenzio ricercano, nella propria intimità, il mistero che è in noi e attorno a noi.
Nella preghiera i tempi di silenzio sono preghiera e gli spazi di silenzio nella musica sono parte integrante dell’armonia; in amore i silenzi, gli sguardi sono più eloquenti delle parole.
Nel silenzio incontriamo Dio stesso: “Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo, da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, una voce sottile di silenzio. Come l’udì Elia si coprì il volto con il mantello. Uscì e si fermò all’ingresso della caverna.”
(1Re 19,11-13)
Se preghiera è incontro col Signore, la Scrittura ci vuole dire che è nel silenzio la perfezione della preghiera.
Buona domenica.
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