“..quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi e ciechi e sarai beato, riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti.” (Lc.14,1.7-14)
Forse
la ricompensa alla risurrezione dei giusti non convince più come un tempo, non
è ritenuto motivo sufficiente per fare del bene, perché di questo si parla oggi
nel Vangelo.
Quello
che ci invita a fare il Signore è un modo di fare del bene che va oltre il buon
senso dell’ “ateismo umanitario”, l’attuale religione del popolo come
ipotizzata e definita nel secolo scorso da una certa filosofia (Feuerbach),
anche se molte volte oggi non troviamo l’“umanitario”.
Benedetto
XVI questo tempo in cui il cristianesimo è ritenuto “irrilevante” lo definisce
dell’“ateismo pratico”.
Al
massimo si parla di solidarietà, come concetto sociale, ma parole come carità e
amore per il prossimo, concetti essenzialmente religiosi non si usano proprio.
Fare appello alla pietà è inutile al massimo fa presa parlare di “diritti”, dei
poveri, dei migranti delle minoranze .. nel tempo attuale risulta difficile
appellarsi anche alla coscienza perché appiattita sul pensiero popolare dei
“social”.
Il Signore, come sempre contro corrente, ci invita ad una carità, ad un fare del bene che è religioso, perché rivolto ad un uomo, a qualsiasi uomo, che per il cristiano è immagine di Dio (quello che avete fatto al più piccolo, l’avete fatto a me! Mt.25,40). Non è mai stata vita facile per la Chiesa, oggi più che mai, e in cuor nostro cristiano non ci rimane che il perenne appello alla Parola di Dio e la preghiera, in attesa della ricompensa alla risurrezione dei giusti.
04/05/2025 III Domenica di Pasqua anno C Il Sinodo dei vescovi conclusosi lo scorso Ottobre (2021-2024) si era prefisso, sulla spinta di Papa Francesco, la riforma della vita della Chiesa partendo dal presupposto che “Ecclesia Leggi tutto…
27/04/2025 II Domenica di Pasqua anno C Il Signore ci sorprende sempre; Gesù risorge un giorno qualsiasi, “il primo giorno della settimana”, (Mt.28,1) ma come dirà Paolo, con Cristo risorto comincia una nuova creazione. Pasqua Leggi tutto…
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: “In verità vi dico: uno di voi mi tradirà”. Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: “Sono forse io Signore?” (Mt Leggi tutto…
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.OkNo
Commento domenicale 01/09/2019
Pubblicato da Edoardo Amadio il
Domenica XXII T.O. Anno C
“..quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi e ciechi e sarai beato, riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti.” (Lc.14,1.7-14)
Forse la ricompensa alla risurrezione dei giusti non convince più come un tempo, non è ritenuto motivo sufficiente per fare del bene, perché di questo si parla oggi nel Vangelo.
Quello che ci invita a fare il Signore è un modo di fare del bene che va oltre il buon senso dell’ “ateismo umanitario”, l’attuale religione del popolo come ipotizzata e definita nel secolo scorso da una certa filosofia (Feuerbach), anche se molte volte oggi non troviamo l’“umanitario”.
Benedetto XVI questo tempo in cui il cristianesimo è ritenuto “irrilevante” lo definisce dell’“ateismo pratico”.
Al massimo si parla di solidarietà, come concetto sociale, ma parole come carità e amore per il prossimo, concetti essenzialmente religiosi non si usano proprio. Fare appello alla pietà è inutile al massimo fa presa parlare di “diritti”, dei poveri, dei migranti delle minoranze .. nel tempo attuale risulta difficile appellarsi anche alla coscienza perché appiattita sul pensiero popolare dei “social”.
Il Signore, come sempre contro corrente, ci invita ad una carità, ad un fare del bene che è religioso, perché rivolto ad un uomo, a qualsiasi uomo, che per il cristiano è immagine di Dio (quello che avete fatto al più piccolo, l’avete fatto a me! Mt.25,40). Non è mai stata vita facile per la Chiesa, oggi più che mai, e in cuor nostro cristiano non ci rimane che il perenne appello alla Parola di Dio e la preghiera, in attesa della ricompensa alla risurrezione dei giusti.
Buona Domenica
Articoli correlati
Commento domenicale 04/05/2025
04/05/2025 III Domenica di Pasqua anno C Il Sinodo dei vescovi conclusosi lo scorso Ottobre (2021-2024) si era prefisso, sulla spinta di Papa Francesco, la riforma della vita della Chiesa partendo dal presupposto che “Ecclesia Leggi tutto…
Commento domenicale 27/04/2025
27/04/2025 II Domenica di Pasqua anno C Il Signore ci sorprende sempre; Gesù risorge un giorno qualsiasi, “il primo giorno della settimana”, (Mt.28,1) ma come dirà Paolo, con Cristo risorto comincia una nuova creazione. Pasqua Leggi tutto…
Commento domenicale; Settimana Santa 2025
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: “In verità vi dico: uno di voi mi tradirà”. Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: “Sono forse io Signore?” (Mt Leggi tutto…