Commento domenicale 02/11/2025
02/11/2025 Commemorazione di tutti i fedeli defunti
“E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.” (Gv 6,39)
Ogni uomo ha dentro di sé nel soffio della vita, una scintilla, il dono dell’eternità, l’amore che non muore mai.
Tra l’amore e il Divino esiste una relazione: l’amore promette infinità, eternità, una realtà più grande e totalmente altra rispetto alla quotidianità del nostro esistere, “il modo di amare di Dio diventa la misura dell’amore umano”. (“Deus caritas est” -Prima enciclica di Benedetto XVI)
L’amore contiene in sé un pizzico di ignoto, di imperscrutabile, di follia, non è nutrito di calcoli, consuetudini o canoni, ma di cuore, di sogno, di poesia.
L’amore respira e si incarna nel più profondo delle cellule e nello stesso tempo alza lo sguardo verso l’infinito. L’amore vero non ha paura di cercare il significato di quel “per sempre”, che ci siamo detti, e per questo profuma davvero di eternità. Si tratta di amore che serve il dono della vita, ma non si accontenta della vita, di questa vita, anzi è la premessa per poter guardare il volto dell’amata/o e potersi dire reciprocamente: ai miei occhi tu non morirai.
Nulla andrà perduto e l’amore che riempie la vita, va oltre la vita, non teme la morte e, nella luce della fede, parla direttamente il linguaggio di Dio, appunto quello dell’eternità.
Buona domenica
0 commenti