Commento domenicale 04/05/2025

Pubblicato da Edoardo Amadio il

04/05/2025  III  Domenica di Pasqua  anno C

La parola riforma però non ha avuto una buona fama nella Chiesa cattolica, dopo il doloroso scontro ecclesiale, terminato con la rottura del XVI secolo; la riforma protestante. Ma la Chiesa peregrinante sulla terra, è chiamata da Cristo a una perenne riforma in quanto istituzione umana e terrena. Il Signore sapeva delle difficoltà che anche la sua Chiesa avrebbe avuto e nel momento più difficile della sua esistenza terrena pregò il Padre: “Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola.” (Gv 17,11). Dopo la crisi postconciliare del Vaticano II, s’è fatto un lungo silenzio e un certo timore si è impadronito della gerarchia e, un poco alla volta è tornato in auge il linguaggio della restaurazione e non si parla più di riforma. “Quelli sono anni in cui chi chiede la riforma della Chiesa è visto con sospetto, viene emarginato e fatto tacere nei luoghi ecclesiali ufficiali.” (Enzo Bianchi)

Ma con Papa Francesco si ricomincia a parlare di riforme istituzionali e di riforma dello stile della Chiesa in senso pastorale e missionario, nessun organismo escluso. Parla del papato (forma del ministero petrino), delle diocesi, delle parrocchie e tutto nel senso della sinodalità come mutamento del cammino della Chiesa. Sinodalità possiamo intenderla anche come ascolto di tutta la Chiesa soprattutto dei laici (l’apertura ai fedeli laici è tutto il senso profetico del Vaticano II) e ora che il Sinodo è terminato, in attesa del sunto e delle proposizioni finali (Ottobre 2025), rimane per il nostro futuro la sfida di saper vivere la sinodalità come vera e propria conversione, anche se non è ancora proprio una riforma della Chiesa. “Occorre scalfire un sistema fondato su un asimmetrico rapporto tra autorità e obbedienza , che fa comodo, forse, più a chi obbedisce che a chi comanda.” (Vita Pastorale 05/2025 pag.7)                                                 

Buona domenica           

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