Commento domenicale 05/02/2023

Pubblicato da Edoardo Amadio il

V DOMENICA  T.O. Anno A

“..se aprirai il tuo cuore all’affamato, se sazierai l’afflitto di cuore, allora brillerà tra le tenebre la tua luce..  (Is 58,7-10)

Le cose esistono perché le vediamo, ma si può anche dire che le cose esistono perché le possiamo vedere; la luce che ti permette di vedere è essa stessa creatrice del mondo. Se sostituiamo la parola luce con la parola vita siamo al centro di una disputa di chi, anche nell’ambito scientifico, crede che l’essere umano sia il fine di tutta l’evoluzione del cosmo. (A.Ortolan e L.Secco “Il principio antropico fra il dominio della scienza e quello della filosofia.” Giornale di Fisica  vol.XXXVII N.4 Ottobre-Dicembre 1996)

“Voi siete la luce del mondo..” leggiamo oggi dal Vangelo di Matteo, quella luce che Isaia trova nelle opere di carità e che il mondo attende di vedere e che i cristiani sanno di dover renderne conto, infatti colui che pronunciò “Questo è il mio corpo” ha detto queste stesse parole dei poveri: “L’avete fatto a me” e “Non l’avete fatto a me”. Ognuno di noi cerca la luce che vuol dire cogliere il senso della vita. Gesù ci insegna che il mondo e la terra sono luoghi da amare, dando senso alla nostra vita quel senso che mi aiuta ad attraversare il tempo della storia e a mitigare ogni inquietudine. Se gli uomini seguissero il pensiero di Gesù non ci sarebbero ingiustizie o nemici non ci sarebbe bisogno di “mostrare l’altra guancia” saremmo come in un “paradiso terrestre” in cui ci sarebbe sempre il dolore e la morte, ma io immerso nella solidarietà di tutti “di chi avrò paura?” – Sal 27(26).

Possiamo provare.       

Buona Domenica,  

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