Commento domenicale 05/05/2024

Pubblicato da Edoardo Amadio il

Domenica VI  di Pasqua anno B

Nell’ormai lungo cammino sinodale si sono formate attese ed esigenze di cambiamento e di riforma; forse troppe aspettative perché alcune non restino deluse. Tra le riforme più attese c’è l’apertura all’ordinazione diaconale delle donne, attesa ragionevole, una cosa buona e utile alla comunità. Il fatto che a metà dei fedeli sia negato l’accesso ad un sacramento, solo perché donne rimane uno scoglio alla fede. Coloro che sono contrari adducono che è la tradizione assolutamente contraria, quando in realtà nella storia delle origini della Chiesa l’accesso delle donne al diaconato era una pratica accettata.

Un Concilio, o il Papa da solo, possono lecitamente e validamente disporre l’ordinazione delle donne nel grado del diaconato.” (Severino Dianich -teologo- in Vita Pastorale Ed. San Paolo Maggio 2024) . Se il Papa lo farà sarà un gran bene per la Chiesa, questo non risolverà tutti i problemi, ma sarebbe una svolta al pieno adempimento della dottrina del Vaticano II.

LG 32, “Nessuna ineguaglianza quindi in Cristo e nella Chiesa per riguardo alla stirpe o nazione, alla condizione sociale o al sesso, poiché ”non c’è né Giudeo né Gentile, non c’è schiavo né libero, non c’è  uomo  né donna, tutti voi siete uno in Cristo Gesù.”

Buona domenica

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