“..se vuoi puoi guarirmi. Mosso a compassione Gesù stese la mano lo toccò e gli disse: lo voglio” Mc. 1,40-45
Gesù non si limita a dare al lebbroso quanto chiede, Gesù lo tocca, il toccare esprime vicinanza e compassione, carità.
Dei problemi della vita è più facile parlarne o scrivere che sporcarsi le mani ed è quello che fin dall’inizio del suo pontificato ha chiesto Papa Francesco ai sacerdoti “dovete avere l’odore delle pecore”, ma dobbiamo sentirci tutti chiamati e coinvolti a fare cristianesimo.
Noi non possiamo dire come Gesù “lo voglio” ma possiamo toccare, prendere una mano ad un malato o anziano e così trasmettergli vicinanza e calore umano. Spesso c’è invece la pessima abitudine di non frequentare più una persona che si ammala di una grave malattia e la abbandoniamo alla solitudine. Dobbiamo vincere la tentazione dell’abbandono continuando a frequentare queste persone ed essere loro vicino e toccarle e se poi uniamo una breve preghiera oltre a fare un gesto tutto umano allora saremo dei veri cristiani.
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FESTA DI CRISTO RE DELL’UNIVERSO Ricorre spesso nei Vangeli e soprattutto nella Passione, la parola “re” riferita a Gesù, parola usata sia nel senso di Messia, che di signore politico e che troveremo impressa Leggi tutto…
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Commento domenicale 11/02/2018
Pubblicato da Edoardo Amadio il
DOMENICA SESTA DEL TEMPO ORDINARIO anno B
“..se vuoi puoi guarirmi. Mosso a compassione Gesù stese la mano lo toccò e gli disse: lo voglio” Mc. 1,40-45
Gesù non si limita a dare al lebbroso quanto chiede, Gesù lo tocca, il toccare esprime vicinanza e compassione, carità.
Dei problemi della vita è più facile parlarne o scrivere che sporcarsi le mani ed è quello che fin dall’inizio del suo pontificato ha chiesto Papa Francesco ai sacerdoti “dovete avere l’odore delle pecore”, ma dobbiamo sentirci tutti chiamati e coinvolti a fare cristianesimo.
Noi non possiamo dire come Gesù “lo voglio” ma possiamo toccare, prendere una mano ad un malato o anziano e così trasmettergli vicinanza e calore umano. Spesso c’è invece la pessima abitudine di non frequentare più una persona che si ammala di una grave malattia e la abbandoniamo alla solitudine. Dobbiamo vincere la tentazione dell’abbandono continuando a frequentare queste persone ed essere loro vicino e toccarle e se poi uniamo una breve preghiera oltre a fare un gesto tutto umano allora saremo dei veri cristiani.
Buona domenica
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