“..ma i giudei mormoravano di lui perché aveva detto “Io sono il pane disceso dal cielo” e dicevano “Non è costui Gesù il figlio di Giuseppe, di cui conosciamo il padre e la madre? Come può allora dire “Sono disceso dal cielo?”.
(Gv.6,24-35)
La logica è ineccepibile …come può dire “io sono il pane disceso dal cielo?”; ma come allora anche oggi questa spicciola coerenza intellettuale è un limite per la mente, soprattutto per chi attraverso di essa, tacita la coscienza.
E’ facile sentirsi cristiani nel non mangiare la carne di venerdì o per la frequenza alla S.Messa domenicale, contrariamente ai valori cristiani dell’amore o del essere miti ed umili di cuore ed altri che non si possono misurare.
Allora è difficile essere cristiani! No! Il difficile è riconoscersi uomo come essere spirituale, e vedere e vivere la spiritualità, quello che S.Paolo dice “sento che devo fare il bene e mi ritrovo a fare il male”. E’ difficile, si sa, saper vivere bene le relazioni con gli altri anche per i limiti ineliminabili del proprio io che ti impediscono di leggere dentro gli altri e di farsi leggere.
Essere uomo di fede, poi, non dipende tutto da noi perché è un dono, e tu, se ce l’hai, tienila stretta la fede, perchè hai qualcosa in più.
06/07/2025 XIV Domenica T.O. anno C “Andate …io vi mando in mezzo ai lupi.” (Lc 10,3) E’ inutile negarlo, nell’uomo e in forma trasversale a tutti i popoli, si è imposta con una profonda coerenza Leggi tutto…
15/06/2025 SANTISSIMA TRINITA’ anno C Dopo il commento di Domenica scorsa 08/06/2025, oggi un secondo commento sul versetto del Salmo 51 (50) Miserere. “Nel peccato sono stato generato da mia madre..” Sal 51 (50) Peccato Leggi tutto…
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Commento domenicale 12/08/2018
Pubblicato da Edoardo Amadio il
XIX Domenica T.O. ANNO B
Religione, luogo dell’utopia e del paradosso.
“..ma i giudei mormoravano di lui perché aveva detto “Io sono il pane disceso dal cielo” e dicevano “Non è costui Gesù il figlio di Giuseppe, di cui conosciamo il padre e la madre? Come può allora dire “Sono disceso dal cielo?”.
(Gv.6,24-35)
La logica è ineccepibile …come può dire “io sono il pane disceso dal cielo?”; ma come allora anche oggi questa spicciola coerenza intellettuale è un limite per la mente, soprattutto per chi attraverso di essa, tacita la coscienza.
E’ facile sentirsi cristiani nel non mangiare la carne di venerdì o per la frequenza alla S.Messa domenicale, contrariamente ai valori cristiani dell’amore o del essere miti ed umili di cuore ed altri che non si possono misurare.
Allora è difficile essere cristiani! No! Il difficile è riconoscersi uomo come essere spirituale, e vedere e vivere la spiritualità, quello che S.Paolo dice “sento che devo fare il bene e mi ritrovo a fare il male”. E’ difficile, si sa, saper vivere bene le relazioni con gli altri anche per i limiti ineliminabili del proprio io che ti impediscono di leggere dentro gli altri e di farsi leggere.
Essere uomo di fede, poi, non dipende tutto da noi perché è un dono, e tu, se ce l’hai, tienila stretta la fede, perchè hai qualcosa in più.
Buona domenica.
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