Da sempre l’uomo per il suo essere “umano”, fatto cioè non solo di materia, ma anche della dimensione razionale e spirituale, è spinto alla ricerca del senso della vita che presto lo porterà ad incontrare l’infinito nella materia e poi soprattutto in se stesso. Un infinito che per molti è astrusità delle potenzialità della materia depositaria dell’eternità; per noi la materia, la vita, obbedisce al volere intelligente e coerente di un dio creatore.
Anche per noi cristiani quindi viene spontaneo cercare di riconoscere il Signore vuoi nel mondo della natura, vuoi nei fatti della vita oppure come oggi nel Vangelo la ricerca è fatta fisicamente sulla persona di Gesù e allora il dove sei, dove abiti Signore, significa dove posso trovarti vederti incontrarti Signore? C’è chi non trova risposta, ma il Signore è stato chiaro: “ero povero, ero nudo, ero ammalato, ero carcerato..” ed è proprio lì, se lo vuoi, che incontri il Signore: “quello che avete fatto a loro lo avete fatto a me.”
Domenica XXVI T. O. anno A “Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio và oggi a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Sì, signore, ma non andò. Rivoltosi al secondo gli disse Leggi tutto…
Domenica XXV T.O. anno A “..nel ritirarlo (il salario per il lavoro fatto) però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il Leggi tutto…
Domenica XXIV T.O. anno A “Tutto ciò che respira dia lode al Signore”. (Sal 150) Nell’Antico Testamento la parola, come avveniva in tutte le culture del Vicino Oriente, non era un semplice alitare, ma una Leggi tutto…
Commento Domenicale 14/01/2018
Pubblicato da Edoardo Amadio il
14/01/2018 DOMENICA SECONDA TEMPO ORDINARIO
“..dove dimori Signore?” (Gv. 1,35-42)
Da sempre l’uomo per il suo essere “umano”, fatto cioè non solo di materia, ma anche della dimensione razionale e spirituale, è spinto alla ricerca del senso della vita che presto lo porterà ad incontrare l’infinito nella materia e poi soprattutto in se stesso. Un infinito che per molti è astrusità delle potenzialità della materia depositaria dell’eternità; per noi la materia, la vita, obbedisce al volere intelligente e coerente di un dio creatore.
Anche per noi cristiani quindi viene spontaneo cercare di riconoscere il Signore vuoi nel mondo della natura, vuoi nei fatti della vita oppure come oggi nel Vangelo la ricerca è fatta fisicamente sulla persona di Gesù e allora il dove sei, dove abiti Signore, significa dove posso trovarti vederti incontrarti Signore? C’è chi non trova risposta, ma il Signore è stato chiaro: “ero povero, ero nudo, ero ammalato, ero carcerato..” ed è proprio lì, se lo vuoi, che incontri il Signore: “quello che avete fatto a loro lo avete fatto a me.”
Buona Domenica
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Domenica XXIV T.O. anno A “Tutto ciò che respira dia lode al Signore”. (Sal 150) Nell’Antico Testamento la parola, come avveniva in tutte le culture del Vicino Oriente, non era un semplice alitare, ma una Leggi tutto…