E’ la
settimana santa e noi oggi ci soffermiamo sul giovedì santo; l’istituzione
dell’Eucarestia.
Una domanda
che possiamo porci è se l’eucarestia è in primo luogo un convito o un
sacrificio e se l’altare di conseguenza è una mensa, una tavola apparecchiata con
il pane ed il vino, o luogo del memoriale del sacrificio di Cristo corpo
spezzato e sangue versato.
Diciamo che
le due cose coesistono e non si possono scindere. Non si può negare però che
all’origine rituale della messa c’è la cena del Signore e la forma
dell’eucarestia è quella di un convito.
Il Concilio
giustifica il recupero dell’antica tradizione nel rispetto dell’originario
significato dell’altare quale mensa per tutti i fedeli; è il senso di aver posto l’altare, e il
sacerdote a presiedere, rivolto verso il popolo.
Se poi
abbiamo sei giorni per sottolineare il senso del peccato, del penitente e del
perdono per il sangue del Signore, la Domenica giorno della risurrezione in cui
tutti i fedeli stanno in piedi, facciamo “festa”
attorno a quella mensa, mettiamoci un mazzetto di primavere su quell’altare.
P.s. L’altare è il simbolo di Cristo per questo
facciamo l’inchino quando ci passiamo davanti e il sacerdote lo bacia
all’inizio della Messa, è come se baciasse la croce.
DOMENICA DELLE PALME, inizia la settimana santa. Papa Benedetto XVI : “Nell’eucarestia il Signore ci dona il suo corpo glorioso, e non carne da mangiare, e ci tocca interiormente con il suo essere, così che possiamo Leggi tutto…
Ancora sulla “Liturgia domenicale senza presbitero”. “Le Guide della celebrazione compiranno «solo e tutto ciò che concerne l’incarico ad essi affidato» (SC 28) e avranno cura di valorizzare e di coordinare tutte le ministerialità presenti Leggi tutto…
Domenica IV di Quaresima anno B Ancora sulla benedizione delle coppie irregolari. Per noi cristiani alla radice del problema c’è semplicemente il fatto che ai giorni nostri, lontani dal tempo delle sicurezze dottrinali su cui Leggi tutto…
Commento domenicale 14/04/2019
Pubblicato da Edoardo Amadio il
E’ la Domenica delle palme. (Lc.22,14-23,56)
E’ la settimana santa e noi oggi ci soffermiamo sul giovedì santo; l’istituzione dell’Eucarestia.
Una domanda che possiamo porci è se l’eucarestia è in primo luogo un convito o un sacrificio e se l’altare di conseguenza è una mensa, una tavola apparecchiata con il pane ed il vino, o luogo del memoriale del sacrificio di Cristo corpo spezzato e sangue versato.
Diciamo che le due cose coesistono e non si possono scindere. Non si può negare però che all’origine rituale della messa c’è la cena del Signore e la forma dell’eucarestia è quella di un convito.
Il Concilio giustifica il recupero dell’antica tradizione nel rispetto dell’originario significato dell’altare quale mensa per tutti i fedeli; è il senso di aver posto l’altare, e il sacerdote a presiedere, rivolto verso il popolo.
Se poi abbiamo sei giorni per sottolineare il senso del peccato, del penitente e del perdono per il sangue del Signore, la Domenica giorno della risurrezione in cui tutti i fedeli stanno in piedi, facciamo “festa” attorno a quella mensa, mettiamoci un mazzetto di primavere su quell’altare.
P.s. L’altare è il simbolo di Cristo per questo facciamo l’inchino quando ci passiamo davanti e il sacerdote lo bacia all’inizio della Messa, è come se baciasse la croce.
Buona Domenica
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