“Gesù disse ai suoi discepoli: “Quanto è difficile.. per quelli che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio.” (Mc.10,17-30)
Gli ebrei si imposero il comando del sabato, (la sospensione del lavoro) pur essendo la loro una vita di sussistenza da contadini e pastori. Il non lavorare al sabato aveva il significato che nulla è assoluto: non l’economia, non il lavoro, non la ricchezza, ma solo Dio è l’assoluto.
In un passo del “Libro dei Proverbi” sta scritto con un inchiostro senza tempo: “Signore non darmi né povertà né ricchezza, ma fammi avere il necessario..”
Il rischio era anche per Israele di vivere il culto dovuto a Dio dimenticando la realtà.
Per noi significa, come ha insegnato il Signore, credere che realizzare l’umano, cioè il regno di Dio nell’oggi che viviamo, e vivere la libertà degli uomini, sta nell’amare ogni uomo e ogni cosa, anche i sassi diceva Gandhi perché sono anch’essi creato, opera di Dio, e San Paolo scrive “anche la creazione nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio”, e allora o sei un uomo libero o sei schiavo: la pienezza di vita sta altrove.
13/10/2024 Domenica XXVIII T.O. anno B “Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto.” (Eb 4,12-13) La materia Leggi tutto…
Un rito che ormai va spegnendosi. Appena entro in una chiesa c’è dell’acqua santa nella acquasantiera, mi ricorda il Battesimo, il mio Battesimo col quale anch’io ho iniziato a far parte della “Chiesa”, una Chiesa Leggi tutto…
29/09/2024 Domenica XXVI T.O. anno B Ma Mosè gli disse: «Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo spirito!». (Num 11,25-29) Leggi tutto…
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Commento domenicale 14/10/2018
Pubblicato da Edoardo Amadio il
XXVIII DOMENICA T.O. anno B
“Gesù disse ai suoi discepoli: “Quanto è difficile.. per quelli che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio.” (Mc.10,17-30)
Gli ebrei si imposero il comando del sabato, (la sospensione del lavoro) pur essendo la loro una vita di sussistenza da contadini e pastori. Il non lavorare al sabato aveva il significato che nulla è assoluto: non l’economia, non il lavoro, non la ricchezza, ma solo Dio è l’assoluto.
In un passo del “Libro dei Proverbi” sta scritto con un inchiostro senza tempo: “Signore non darmi né povertà né ricchezza, ma fammi avere il necessario..”
Il rischio era anche per Israele di vivere il culto dovuto a Dio dimenticando la realtà.
Per noi significa, come ha insegnato il Signore, credere che realizzare l’umano, cioè il regno di Dio nell’oggi che viviamo, e vivere la libertà degli uomini, sta nell’amare ogni uomo e ogni cosa, anche i sassi diceva Gandhi perché sono anch’essi creato, opera di Dio, e San Paolo scrive “anche la creazione nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio”, e allora o sei un uomo libero o sei schiavo: la pienezza di vita sta altrove.
Buona Domenica
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