“Gesù disse ai suoi discepoli: “Quanto è difficile.. per quelli che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio.” (Mc.10,17-30)
Gli ebrei si imposero il comando del sabato, (la sospensione del lavoro) pur essendo la loro una vita di sussistenza da contadini e pastori. Il non lavorare al sabato aveva il significato che nulla è assoluto: non l’economia, non il lavoro, non la ricchezza, ma solo Dio è l’assoluto.
In un passo del “Libro dei Proverbi” sta scritto con un inchiostro senza tempo: “Signore non darmi né povertà né ricchezza, ma fammi avere il necessario..”
Il rischio era anche per Israele di vivere il culto dovuto a Dio dimenticando la realtà.
Per noi significa, come ha insegnato il Signore, credere che realizzare l’umano, cioè il regno di Dio nell’oggi che viviamo, e vivere la libertà degli uomini, sta nell’amare ogni uomo e ogni cosa, anche i sassi diceva Gandhi perché sono anch’essi creato, opera di Dio, e San Paolo scrive “anche la creazione nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio”, e allora o sei un uomo libero o sei schiavo: la pienezza di vita sta altrove.
06/07/2025 XIV Domenica T.O. anno C “Andate …io vi mando in mezzo ai lupi.” (Lc 10,3) E’ inutile negarlo, nell’uomo e in forma trasversale a tutti i popoli, si è imposta con una profonda coerenza Leggi tutto…
15/06/2025 SANTISSIMA TRINITA’ anno C Dopo il commento di Domenica scorsa 08/06/2025, oggi un secondo commento sul versetto del Salmo 51 (50) Miserere. “Nel peccato sono stato generato da mia madre..” Sal 51 (50) Peccato Leggi tutto…
08/06/2025 PENTECOSTE anno C Oggi il commento è su un versetto di un salmo. “Nel peccato sono stato generato da mia madre..” (Sal 50) Per l’ebreo ogni momento della vita era in relazione con la Leggi tutto…
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Commento domenicale 14/10/2018
Pubblicato da Edoardo Amadio il
XXVIII DOMENICA T.O. anno B
“Gesù disse ai suoi discepoli: “Quanto è difficile.. per quelli che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio.” (Mc.10,17-30)
Gli ebrei si imposero il comando del sabato, (la sospensione del lavoro) pur essendo la loro una vita di sussistenza da contadini e pastori. Il non lavorare al sabato aveva il significato che nulla è assoluto: non l’economia, non il lavoro, non la ricchezza, ma solo Dio è l’assoluto.
In un passo del “Libro dei Proverbi” sta scritto con un inchiostro senza tempo: “Signore non darmi né povertà né ricchezza, ma fammi avere il necessario..”
Il rischio era anche per Israele di vivere il culto dovuto a Dio dimenticando la realtà.
Per noi significa, come ha insegnato il Signore, credere che realizzare l’umano, cioè il regno di Dio nell’oggi che viviamo, e vivere la libertà degli uomini, sta nell’amare ogni uomo e ogni cosa, anche i sassi diceva Gandhi perché sono anch’essi creato, opera di Dio, e San Paolo scrive “anche la creazione nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio”, e allora o sei un uomo libero o sei schiavo: la pienezza di vita sta altrove.
Buona Domenica
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