Commento domenicale 15/06/2025
15/06/2025 SANTISSIMA TRINITA’ anno C
Dopo il commento di Domenica scorsa 08/06/2025, oggi un secondo commento sul versetto del Salmo 51 (50) Miserere.
“Nel peccato sono stato generato da mia madre..” Sal 51 (50)
Peccato e concepimento. Il concepimento, come origine della vita per l’uomo, qui sta a indicare nel suo simbolismo, la totalità dell’esistenza; si menziona l’origine per indicare la realtà dell’essere uomo. Il salmista esprime la convinzione profonda secondo cui il peccato è una realtà presente nella natura stessa dell’uomo, creatura limitata che non può mai comparire completamente giusto e puro davanti a Dio, se non viene ricreato dalla sua grazia, “crea in me o Dio uno spirito puro ..” versetto 12.
La tradizione cristiana ha poi visto nel versetto un riferimento al peccato originale, un modo per dipingere il profondo limite morale dell’umanità, e la “madre” sarebbe Eva, madre di ogni uomo, . Ma c’è altrettanta certezza del perdono come rinascita, come capacità di amare, un’intimità di vita, una nuova coscienza. Inoltre il peccato concepito soprattutto come un rapporto infranto tra il fedele e il suo Signore, verrà definitivamente superato, nella prospettiva di fede quale adempimento della promessa mosaica e profetica, da Cristo Gesù, come diciamo nel “credo” “Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e si fece uomo.”
Siamo ben lontani da qualsiasi insinuazione di peccato sessuale, dalla Bibbia abbiamo una visione serena e lucida della sessualità, come realtà umana buona e bella voluta da Dio e lasciata alla nostra responsabilità.
Buona domenica
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