“Il regno dei cieli è simile ad un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio…” (Mt.22,1-14)
In tutte le culture il pranzo, il banchetto, è un mezzo per esprimere amicizia, dialogo, intimità, gioia e Gesù era proprio un Rabbì che amava i banchetti.
Non era come suo cugino Giovanni che beveva solo acqua e mangiava cavallette abbrustolite e miele selvatico, quando capitava, e viveva di penitenza straordinaria sempre.
Una volta nel bel mezzo di un banchetto viene a mancare il vino e Gesù disse “facciamo festa, ancora vino”. Gesù stupisce sempre, mangiava con peccatori e prostitute, si faceva invitare a pranzo da amici benefattori ed poi da esattori delle tasse, e quella volta che non c’era di che mangiare ha moltiplicato i pani e i pesci, ma quando gli viene chiesto di risolvere il problema della fame del mondo “trasforma queste pietre in pane” Gesù risponde di no, non posso.
Il mistero della fame nel mondo, del male, è ancora tutto lì e il Signore con la sua morte in Croce ci dà una chiave per interpretarlo.
Ora ognuno di noi è chiamato a trasformare le “pietre” in pane: le pietre della nostra insensibilità, della nostra indifferenza, del nostro egoismo, della nostra mancanza di attenzione verso gli ultimi della terra.
V DOMENICA Quaresima Anno A “Gesù le disse: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno”. (Gv 11,1-45) Leggi tutto…
IV DOMENICA Quaresima Anno A Alcuni farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero; “Siamo ciechi anche noi?”. (Gv 9,1-41) Oggi Giovanni ci racconta del cieco nato e dell’ostilità apposta dai farisei Leggi tutto…
III DOMENICA Quaresima Anno A “ ..le dice Gesù: “dammi da bere” ..Allora la donna samaritana gli dice: “Come mai, tu che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?”. I Leggi tutto…
Commento domenicale (15/10/2017)
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San Giuseppe, 15 Ottobre 2017
Domenica XXVIII del T.O.
“Il regno dei cieli è simile ad un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio…” (Mt.22,1-14)
In tutte le culture il pranzo, il banchetto, è un mezzo per esprimere amicizia, dialogo, intimità, gioia e Gesù era proprio un Rabbì che amava i banchetti.
Non era come suo cugino Giovanni che beveva solo acqua e mangiava cavallette abbrustolite e miele selvatico, quando capitava, e viveva di penitenza straordinaria sempre.
Una volta nel bel mezzo di un banchetto viene a mancare il vino e Gesù disse “facciamo festa, ancora vino”. Gesù stupisce sempre, mangiava con peccatori e prostitute, si faceva invitare a pranzo da amici benefattori ed poi da esattori delle tasse, e quella volta che non c’era di che mangiare ha moltiplicato i pani e i pesci, ma quando gli viene chiesto di risolvere il problema della fame del mondo “trasforma queste pietre in pane” Gesù risponde di no, non posso.
Il mistero della fame nel mondo, del male, è ancora tutto lì e il Signore con la sua morte in Croce ci dà una chiave per interpretarlo.
Ora ognuno di noi è chiamato a trasformare le “pietre” in pane: le pietre della nostra insensibilità, della nostra indifferenza, del nostro egoismo, della nostra mancanza di attenzione verso gli ultimi della terra.
BUONA DOMENICA
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