“..allora Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo ..” (Mc.8,27-35)
Oggi parliamo di San Pietro apostolo e primo Papa, discepolo pieno di slancio nella fede, ma anche capace di cadere nel dubbio dell’esitazione, capace di grandezze e di viltà.
Secondo il Vangelo di Marco, egli è anzitutto l’umile pescatore di Galilea che Gesù “trasformò” in pescatore di uomini (Mc 1,16-17), Kēpha (“roccia”) era il suo appellativo aramaico, ma più spesso ricorre la sua traduzione greca, Petros, che significa appunto “Pietro-Roccia” e Pietro anche se a volte è preso da goffaggine o da debolezze tutte umane fino al tradimento, era pur sempre una roccia: “io non mi scandalizzerò mai,“; “anche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherò”; “Signore se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque.. e Pietro sceso dalla barca si mise a camminare sulle acque”; “Tu sei il Cristo”: “..Simon Pietro appena udì che era il Signore si strinse la veste attorno ai fianchi perché era svestito e si gettò in mare.”. Durante l’ultima cena probabilmente è proprio Pietro a dire a Gesù “Abbiamo qui due spade..” (Lc. 22,35-38) infatti poco dopo nell’orto degli ulivi “ allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori e colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l’orecchio destro.” (Gv.18,10)
Visto il temperamento non ci meravigliamo quindi se a volte non ha compreso bene il messaggio di Gesù: “allora Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo.. e il Signore a lui –Vade retro Satana-..” (Mc.8,27-35); “..e subito Gesù stesa la mano, lo afferrò e gli disse “uomo di poca fede, perché hai dubitato?”
E’ una leggenda, ma ci illumina sulla personalità di Pietro anche il “Quo vadis Domine?” (Signore dove vai?) Vado a Roma gli risponde Gesù, allora Pietro capisce e ritorna a Roma da dove scappava dalla persecuzione di Nerone e accetta di essere crocifisso, ma su sua richiesta, a testa in giù, non sentendosi degno di morire nello stesso modo del suo maestro.
I vangeli non passarono sotto silenzio la sua debolezza umana durante la passione di Gesù – il triplice rinnegamento e la sua assenza al Calvario –, ma ricordarono anche che egli fu tra i primi ad accorrere al sepolcro, trovandolo vuoto, e fra i testimoni privilegiati delle apparizioni del Risorto.
Noi ti amiamo Pietro per i tuoi limiti che sono i nostri limiti e chiediamo solo di avere come te la devozione muta e il singhiozzare sincero al canto del gallo.
08/12/2024 II Domenica di Avvento anno C FESTA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE. Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile e alta piu’ che creatura, termine fisso d’etterno consiglio, tu se’ colei che l’umana natura nobilitasti si’, Leggi tutto…
01/12/2024 DOMENICA I di Avvento Violenze nei rapporti di coppia. Ricorre in questi giorni la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, violenze per lo più rivolte all’interno di una coppia. E’ giusto Leggi tutto…
FESTA DI CRISTO RE DELL’UNIVERSO Ricorre spesso nei Vangeli e soprattutto nella Passione, la parola “re” riferita a Gesù, parola usata sia nel senso di Messia, che di signore politico e che troveremo impressa Leggi tutto…
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Commento domenicale 16/09/2018
Pubblicato da Edoardo Amadio il
XXIV Domenica T.O. ANNO B
“..allora Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo ..” (Mc.8,27-35)
Oggi parliamo di San Pietro apostolo e primo Papa, discepolo pieno di slancio nella fede, ma anche capace di cadere nel dubbio dell’esitazione, capace di grandezze e di viltà.
Secondo il Vangelo di Marco, egli è anzitutto l’umile pescatore di Galilea che Gesù “trasformò” in pescatore di uomini (Mc 1,16-17), Kēpha (“roccia”) era il suo appellativo aramaico, ma più spesso ricorre la sua traduzione greca, Petros, che significa appunto “Pietro-Roccia” e Pietro anche se a volte è preso da goffaggine o da debolezze tutte umane fino al tradimento, era pur sempre una roccia: “io non mi scandalizzerò mai,“; “anche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherò”; “Signore se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque.. e Pietro sceso dalla barca si mise a camminare sulle acque”; “Tu sei il Cristo”: “..Simon Pietro appena udì che era il Signore si strinse la veste attorno ai fianchi perché era svestito e si gettò in mare.”. Durante l’ultima cena probabilmente è proprio Pietro a dire a Gesù “Abbiamo qui due spade..” (Lc. 22,35-38) infatti poco dopo nell’orto degli ulivi “ allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori e colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l’orecchio destro.” (Gv.18,10)
Visto il temperamento non ci meravigliamo quindi se a volte non ha compreso bene il messaggio di Gesù: “allora Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo.. e il Signore a lui –Vade retro Satana-..” (Mc.8,27-35); “..e subito Gesù stesa la mano, lo afferrò e gli disse “uomo di poca fede, perché hai dubitato?”
E’ una leggenda, ma ci illumina sulla personalità di Pietro anche il “Quo vadis Domine?” (Signore dove vai?) Vado a Roma gli risponde Gesù, allora Pietro capisce e ritorna a Roma da dove scappava dalla persecuzione di Nerone e accetta di essere crocifisso, ma su sua richiesta, a testa in giù, non sentendosi degno di morire nello stesso modo del suo maestro.
I vangeli non passarono sotto silenzio la sua debolezza umana durante la passione di Gesù – il triplice rinnegamento e la sua assenza al Calvario –, ma ricordarono anche che egli fu tra i primi ad accorrere al sepolcro, trovandolo vuoto, e fra i testimoni privilegiati delle apparizioni del Risorto.
Noi ti amiamo Pietro per i tuoi limiti che sono i nostri limiti e chiediamo solo di avere come te la devozione muta e il singhiozzare sincero al canto del gallo.
Buona domenica.
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