Gesù disse loro: “Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano sui di esse e i loro capi le opprimono. Tra di voi non è così: ma chi vuole diventare grande tra di voi sia servitore e chi vuol essere il primo di voi sia schiavo di tutti”.
(Gv.6,1-15)
Papa Francesco nella sua “lettera al popolo di Dio” dell’Agosto scorso parla del clericalismo che non solo annulla la personalità dei cristiani, ma tende anche a sminuire e a sottovalutare la grazia battesimale che lo Spirito Santo ha posto nel cuore della nostra gente, la Chiesa.
Per comprendere meglio le parole di Papa Francesco oggi c’interroghiamo: cos’è la Chiesa?
Con la mente ritorniamo all’ultima cena del Signore, nel cenacolo. Gli apostoli costituivano una comunità conviviale con Cristo e rappresentavano il primo nucleo ecclesiale e a loro, prima Chiesa, Cristo affidava il suo dono. La prospettiva non è quella di un ministro che fa l’eucarestia, associando l’assemblea, piuttosto quella di una ecclesia quale corpo di Cristo che fa l’Eucarestia. Quella sera, inizio della Chiesa, è pure l’inizio di quello che siamo noi, tutt’uno con Cristo, Chiesa che non vive di un passato ormai scomparso, ma rappresenta la presenza realizzata una volta per sempre in un continuum senza fine.
Chiesa quindi tutti noi, “populus celebrans” come definito dal Vaticano secondo, tutti con un unico dovere liturgico e missionario di insegnare e trasmettere la fede: ognuno con i propri carismi, ruoli e ministeri.
III Domenica di Quaresima “Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà.Non ucciderai.Non commetterai adulterio.Non ruberai.Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo Leggi tutto…
II° DOMENICA DI QUARESIMA Anno B Non ammazzare tuo figlio perché non è “tuo”. Il racconto di Abramo ed Isacco, della prima lettura di oggi, confesso di non averlo mai apprezzato o capito fino in Leggi tutto…
I Domenica di Quaresima anno B E’ Quaresima e il pensiero va a quell’impegno di vita che più ci contraddistingue come cristiani; il perdono. A noi cristiani ci è chiesto di perdonare settanta volte sette Leggi tutto…
Commento domenicale 21/10/2018
Pubblicato da Edoardo Amadio il
XXIX Domenica T.O. ANNO B
Gesù disse loro: “Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano sui di esse e i loro capi le opprimono. Tra di voi non è così: ma chi vuole diventare grande tra di voi sia servitore e chi vuol essere il primo di voi sia schiavo di tutti”.
(Gv.6,1-15)
Papa Francesco nella sua “lettera al popolo di Dio” dell’Agosto scorso parla del clericalismo che non solo annulla la personalità dei cristiani, ma tende anche a sminuire e a sottovalutare la grazia battesimale che lo Spirito Santo ha posto nel cuore della nostra gente, la Chiesa.
Per comprendere meglio le parole di Papa Francesco oggi c’interroghiamo: cos’è la Chiesa?
Con la mente ritorniamo all’ultima cena del Signore, nel cenacolo. Gli apostoli costituivano una comunità conviviale con Cristo e rappresentavano il primo nucleo ecclesiale e a loro, prima Chiesa, Cristo affidava il suo dono. La prospettiva non è quella di un ministro che fa l’eucarestia, associando l’assemblea, piuttosto quella di una ecclesia quale corpo di Cristo che fa l’Eucarestia. Quella sera, inizio della Chiesa, è pure l’inizio di quello che siamo noi, tutt’uno con Cristo, Chiesa che non vive di un passato ormai scomparso, ma rappresenta la presenza realizzata una volta per sempre in un continuum senza fine.
Chiesa quindi tutti noi, “populus celebrans” come definito dal Vaticano secondo, tutti con un unico dovere liturgico e missionario di insegnare e trasmettere la fede: ognuno con i propri carismi, ruoli e ministeri.
Buona domenica
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