Gesù disse loro: “Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano sui di esse e i loro capi le opprimono. Tra di voi non è così: ma chi vuole diventare grande tra di voi sia servitore e chi vuol essere il primo di voi sia schiavo di tutti”.
(Gv.6,1-15)
Papa Francesco nella sua “lettera al popolo di Dio” dell’Agosto scorso parla del clericalismo che non solo annulla la personalità dei cristiani, ma tende anche a sminuire e a sottovalutare la grazia battesimale che lo Spirito Santo ha posto nel cuore della nostra gente, la Chiesa.
Per comprendere meglio le parole di Papa Francesco oggi c’interroghiamo: cos’è la Chiesa?
Con la mente ritorniamo all’ultima cena del Signore, nel cenacolo. Gli apostoli costituivano una comunità conviviale con Cristo e rappresentavano il primo nucleo ecclesiale e a loro, prima Chiesa, Cristo affidava il suo dono. La prospettiva non è quella di un ministro che fa l’eucarestia, associando l’assemblea, piuttosto quella di una ecclesia quale corpo di Cristo che fa l’Eucarestia. Quella sera, inizio della Chiesa, è pure l’inizio di quello che siamo noi, tutt’uno con Cristo, Chiesa che non vive di un passato ormai scomparso, ma rappresenta la presenza realizzata una volta per sempre in un continuum senza fine.
Chiesa quindi tutti noi, “populus celebrans” come definito dal Vaticano secondo, tutti con un unico dovere liturgico e missionario di insegnare e trasmettere la fede: ognuno con i propri carismi, ruoli e ministeri.
IV Domenica dopo Pasqua -anno B In quel tempo, Gesù disse: “Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore”. (Gv 10, 11-18) Questa Domenica è chiamata “La Domenica Leggi tutto…
II Domenica di Pasqua 2024 – Anno B. Valore teologico della “lettura”. “Celebrans et ministri, clerus et populus sedentes auscultant.” Questa norma uscita nel 1955 ebbe una larga risonanza nel mondo dei liturgisti e così Leggi tutto…
PASQUA 2024 “Questo è il mio corpo… questo è il calice del mio sangue”. “Come ad offrire nutrimento al corpo è l’atto di mangiare del pane e non semplicemente guardarlo, nello stesso modo occorre che Leggi tutto…
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Commento domenicale 21/10/2018
Pubblicato da Edoardo Amadio il
XXIX Domenica T.O. ANNO B
Gesù disse loro: “Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano sui di esse e i loro capi le opprimono. Tra di voi non è così: ma chi vuole diventare grande tra di voi sia servitore e chi vuol essere il primo di voi sia schiavo di tutti”.
(Gv.6,1-15)
Papa Francesco nella sua “lettera al popolo di Dio” dell’Agosto scorso parla del clericalismo che non solo annulla la personalità dei cristiani, ma tende anche a sminuire e a sottovalutare la grazia battesimale che lo Spirito Santo ha posto nel cuore della nostra gente, la Chiesa.
Per comprendere meglio le parole di Papa Francesco oggi c’interroghiamo: cos’è la Chiesa?
Con la mente ritorniamo all’ultima cena del Signore, nel cenacolo. Gli apostoli costituivano una comunità conviviale con Cristo e rappresentavano il primo nucleo ecclesiale e a loro, prima Chiesa, Cristo affidava il suo dono. La prospettiva non è quella di un ministro che fa l’eucarestia, associando l’assemblea, piuttosto quella di una ecclesia quale corpo di Cristo che fa l’Eucarestia. Quella sera, inizio della Chiesa, è pure l’inizio di quello che siamo noi, tutt’uno con Cristo, Chiesa che non vive di un passato ormai scomparso, ma rappresenta la presenza realizzata una volta per sempre in un continuum senza fine.
Chiesa quindi tutti noi, “populus celebrans” come definito dal Vaticano secondo, tutti con un unico dovere liturgico e missionario di insegnare e trasmettere la fede: ognuno con i propri carismi, ruoli e ministeri.
Buona domenica
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