Il commento di
questa, VII Domenica T.O. anno A, è sul rito e liturgia della Messa.
Ogni
domenica ascoltiamo il Vangelo, all’ambone il sacerdote termina la lettura con
l’acclamazione Parola del Signore, alla quale tutti rispondono: Lode a te, o
Cristo, poi il sacerdote bacia il libro, dicendo sottovoce: La parola del Vangelo cancelli i nostri
peccati. (Ordinamento generale del messale n. 134). Questa preghiera
detta sottovoce, come altre durante la Messa, sono chiamate anche private, ma
di privato non hanno nulla, nella Messa non c’è nulla di privato tutto è
comunione di preghiera, tutto è liturgia. Mi viene in mente il lavabo con cui
il Sacerdote si lava le mani prima dell’offertorio e dice sottovoce “il Signore mi mondi da ogni mia colpa”
e lo dice anche per noi. E’ un secondo atto penitenziale, lo dice per se stesso
per i suoi peccati e le sue colpe, ma anche per noi.
Le parole
del rito ambrosiano sono ancora più illuminanti “Lavabo inter innocentes manus
meas et cir-cumdabo altare tuum, Domine…, “lo voglio lavare le mie
mani, o Signore, e rendermi simile a coloro che sono nell’innocenza, per essere
degno di avvicinarmi al tuo altare, di ascoltare i tuoi sacri cantici e di
narrare le tue meraviglie”.
Nella Messa
tutto è liturgia e tutto parla del Signore .. non c’entra niente “l’igiene”.
Rito e liturgia. I primi cristiani orgogliosamente dicevano: “noi non abbiamo né templi né altari”, se poi venne accettata la parola “altare” è perché il corpo di Cristo sacrificato sulla croce (unico vero altare storico) Leggi tutto…
II° DOMENICA DI PASQUA Anno B Che fare di Domenica nel giorno del Signore? Ce lo dice Alessandro Manzoni con una semplicità, umanità e fede nella provvidenza che danno il senso pieno del vivere del Leggi tutto…
Pasqua significa “passaggio” ed è il ricordo del passaggio del Mar Rosso, LA SALVEZZA PER GLI EBREI , perché mentre loro passavano all’asciutto attraverso il mare, l’esercito del faraone veniva coperto dalle acque. Questo è Leggi tutto…
Commento domenicale 23/02/2020
Pubblicato da Edoardo Amadio il
Il commento di questa, VII Domenica T.O. anno A, è sul rito e liturgia della Messa.
Ogni domenica ascoltiamo il Vangelo, all’ambone il sacerdote termina la lettura con l’acclamazione Parola del Signore, alla quale tutti rispondono: Lode a te, o Cristo, poi il sacerdote bacia il libro, dicendo sottovoce: La parola del Vangelo cancelli i nostri peccati. (Ordinamento generale del messale n. 134). Questa preghiera detta sottovoce, come altre durante la Messa, sono chiamate anche private, ma di privato non hanno nulla, nella Messa non c’è nulla di privato tutto è comunione di preghiera, tutto è liturgia. Mi viene in mente il lavabo con cui il Sacerdote si lava le mani prima dell’offertorio e dice sottovoce “il Signore mi mondi da ogni mia colpa” e lo dice anche per noi. E’ un secondo atto penitenziale, lo dice per se stesso per i suoi peccati e le sue colpe, ma anche per noi.
Le parole del rito ambrosiano sono ancora più illuminanti “Lavabo inter innocentes manus meas et cir-cumdabo altare tuum, Domine…, “lo voglio lavare le mie mani, o Signore, e rendermi simile a coloro che sono nell’innocenza, per essere degno di avvicinarmi al tuo altare, di ascoltare i tuoi sacri cantici e di narrare le tue meraviglie”.
Nella Messa tutto è liturgia e tutto parla del Signore .. non c’entra niente “l’igiene”.
Buona Domenica
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