“Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano. A chi ti percuote la guancia porgi anche l’altra. Benedite coloro che vi maledicono. Dà a chiunque ti chiede.” (Lc. 6,27-38)
Il discorso è ancora più complesso di quello che appare alla prima lettura, nel senso che dobbiamo essere benevoli verso gli altri non in attesa che Dio li punisca, concetto di giustizia tutto umano, ma per imitare il Padre celeste che è misericordioso. La questione del perdono o non perdono per Gesù non si pone. Egli va molto avanti. Sembra insinuare che al perdono del nemico potevamo arrivare anche da noi facendo uso di buon senso e di ragionamento. Egli proietta i suoi insegnamenti verso traguardi molto più avanzati: amare, beneficare, benedire i nemici, pregare per loro.
Se il perdono può sembrare già un atto di eroismo; Gesù non gli accorda molto peso perchè vuole molto di più. Gesù non è venuto ad insegnare quello che già gli uomini sanno e fanno: salutare chi saluta e prestare a chi rende…etc. E’ venuto a spostare in avanti i traguardi dei rapporti umani, a scoprire orizzonti nuovi.
Ha detto quello che altri non avevano il coraggio di dire,
lasciandosi alle spalle le belle massime.
III Domenica di Quaresima “Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà.Non ucciderai.Non commetterai adulterio.Non ruberai.Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo Leggi tutto…
II° DOMENICA DI QUARESIMA Anno B Non ammazzare tuo figlio perché non è “tuo”. Il racconto di Abramo ed Isacco, della prima lettura di oggi, confesso di non averlo mai apprezzato o capito fino in Leggi tutto…
I Domenica di Quaresima anno B E’ Quaresima e il pensiero va a quell’impegno di vita che più ci contraddistingue come cristiani; il perdono. A noi cristiani ci è chiesto di perdonare settanta volte sette Leggi tutto…
Commento domenicale 24/02/2019
Pubblicato da Edoardo Amadio il
VII Domenica T.O. anno C
“Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano. A chi ti percuote la guancia porgi anche l’altra. Benedite coloro che vi maledicono. Dà a chiunque ti chiede.” (Lc. 6,27-38)
Il discorso è ancora più complesso di quello che appare alla prima lettura, nel senso che dobbiamo essere benevoli verso gli altri non in attesa che Dio li punisca, concetto di giustizia tutto umano, ma per imitare il Padre celeste che è misericordioso. La questione del perdono o non perdono per Gesù non si pone. Egli va molto avanti. Sembra insinuare che al perdono del nemico potevamo arrivare anche da noi facendo uso di buon senso e di ragionamento. Egli proietta i suoi insegnamenti verso traguardi molto più avanzati: amare, beneficare, benedire i nemici, pregare per loro.
Se il perdono può sembrare già un atto di eroismo; Gesù non gli accorda molto peso perchè vuole molto di più. Gesù non è venuto ad insegnare quello che già gli uomini sanno e fanno: salutare chi saluta e prestare a chi rende…etc. E’ venuto a spostare in avanti i traguardi dei rapporti umani, a scoprire orizzonti nuovi.
Ha detto quello che altri non avevano il coraggio di dire, lasciandosi alle spalle le belle massime.
Buona domenica
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I Domenica di Quaresima anno B E’ Quaresima e il pensiero va a quell’impegno di vita che più ci contraddistingue come cristiani; il perdono. A noi cristiani ci è chiesto di perdonare settanta volte sette Leggi tutto…