“Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano. A chi ti percuote la guancia porgi anche l’altra. Benedite coloro che vi maledicono. Dà a chiunque ti chiede.” (Lc. 6,27-38)
Il discorso è ancora più complesso di quello che appare alla prima lettura, nel senso che dobbiamo essere benevoli verso gli altri non in attesa che Dio li punisca, concetto di giustizia tutto umano, ma per imitare il Padre celeste che è misericordioso. La questione del perdono o non perdono per Gesù non si pone. Egli va molto avanti. Sembra insinuare che al perdono del nemico potevamo arrivare anche da noi facendo uso di buon senso e di ragionamento. Egli proietta i suoi insegnamenti verso traguardi molto più avanzati: amare, beneficare, benedire i nemici, pregare per loro.
Se il perdono può sembrare già un atto di eroismo; Gesù non gli accorda molto peso perchè vuole molto di più. Gesù non è venuto ad insegnare quello che già gli uomini sanno e fanno: salutare chi saluta e prestare a chi rende…etc. E’ venuto a spostare in avanti i traguardi dei rapporti umani, a scoprire orizzonti nuovi.
Ha detto quello che altri non avevano il coraggio di dire,
lasciandosi alle spalle le belle massime.
V DOMENICA Quaresima Anno A “Gesù le disse: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno”. (Gv 11,1-45) Leggi tutto…
IV DOMENICA Quaresima Anno A Alcuni farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero; “Siamo ciechi anche noi?”. (Gv 9,1-41) Oggi Giovanni ci racconta del cieco nato e dell’ostilità apposta dai farisei Leggi tutto…
III DOMENICA Quaresima Anno A “ ..le dice Gesù: “dammi da bere” ..Allora la donna samaritana gli dice: “Come mai, tu che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?”. I Leggi tutto…
Commento domenicale 24/02/2019
Pubblicato da Edoardo Amadio il
VII Domenica T.O. anno C
“Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano. A chi ti percuote la guancia porgi anche l’altra. Benedite coloro che vi maledicono. Dà a chiunque ti chiede.” (Lc. 6,27-38)
Il discorso è ancora più complesso di quello che appare alla prima lettura, nel senso che dobbiamo essere benevoli verso gli altri non in attesa che Dio li punisca, concetto di giustizia tutto umano, ma per imitare il Padre celeste che è misericordioso. La questione del perdono o non perdono per Gesù non si pone. Egli va molto avanti. Sembra insinuare che al perdono del nemico potevamo arrivare anche da noi facendo uso di buon senso e di ragionamento. Egli proietta i suoi insegnamenti verso traguardi molto più avanzati: amare, beneficare, benedire i nemici, pregare per loro.
Se il perdono può sembrare già un atto di eroismo; Gesù non gli accorda molto peso perchè vuole molto di più. Gesù non è venuto ad insegnare quello che già gli uomini sanno e fanno: salutare chi saluta e prestare a chi rende…etc. E’ venuto a spostare in avanti i traguardi dei rapporti umani, a scoprire orizzonti nuovi.
Ha detto quello che altri non avevano il coraggio di dire, lasciandosi alle spalle le belle massime.
Buona domenica
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III DOMENICA Quaresima Anno A “ ..le dice Gesù: “dammi da bere” ..Allora la donna samaritana gli dice: “Come mai, tu che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?”. I Leggi tutto…