Commento domenicale 25/09/2022

Pubblicato da Edoardo Amadio il

Domenica XXVI  T.O. C

“C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno dava lauti banchetti. Un povero di nome Lazzaro stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco ..Un giorno il povero morì, .. Morì anche il ricco…” (Lc 16,19-31)

L’identità personale, (l’”Ego sum” di Cartesio) del ricco epulone della parabola di oggi è data dal suo vestire “Indossava vestiti di porpora e di lino finissimo” e dal suo banchettare “Ogni giorno dava lauti banchetti”. Questo ricco è l’immagine delle cose che ha. Pensa: “Mi sono costruito da me, sono il frutto del mio agire e fare, io mi sono creato”. Ma la consistenza di una persona non è data da un abito o da un cibo, ma come uomo esisto, vivo, perché ero nella mente di Dio, perché sono stato pensato, amato, voluto prima ancora della creazione del mondo. (Ef 1,4)

La vita di un uomo allora è realizzata quando questa vale davanti a Dio, che ha voluto l’uomo nella diversità e complementarietà (“Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò” (Gn 1,27)), nell’alterità perché potessimo riconoscere e amare l’altro e poi riconoscere e lodare il totalmente altro che è Dio stesso. Questo ricco epulone, nome generico perché quel ricco non merita nemmeno un nome, (a differenza del povero che il Vangelo chiama Lazzaro, unico personaggio delle parabole di Gesù a portare un nome) scompare  nell’abisso dell’incomunicabilità e la fine è scontata: “..tra noi e voi è fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.

La vita è relazione è comunicabilità (“Tutto è relazione” Vito Mancuso) e quel ricco, che ha chiuso gli occhi al mondo e smarrito le ragioni del cuore, vittima della stupidità dell’ignoranza (“La banalità del male” Hannah Arent) non riesce a vedere un vicinissimo (un “prossimo”) e un oltre che non sia il suo ego; costui è come non fosse mai nato.

Buona domenica   

Categorie: Commenti domenicali

0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *