In
questi giorni si ricorda la “shoah”, il ricordare per non dimenticare i delitti
contro l’umanità del secolo scorso, contro gli ebrei, i testimoni di Geova, gli
zingari, gli omosessuali e gli oppositori politici, cioè tutti coloro che per
motivi razziali o no davano fastidio ai regimi del secolo scorso, regimi il più
delle volte applauditi dal popolo … cristiano, anche se non da tutti i
cristiani. Si sono quindi costruiti dei campi di concentramento, dei muri e dei
fili spinati con l’unico intento della segregazione e poi l’eliminazione.
A
guardar bene a leggere la storia come frutto del pensiero umano sociale dei
popoli, anche negli anni più vicini a noi non è poi così cambiata “la storia”,
come qualcuno pensa tacitando la propria coscienza.
Anche oggi, nella ancora cristiana Europa, abbiamo messo dei fili spinati e parliamo di muri, vedi il Brennero, come pure abbiamo fatto dei campi di “raccolta”; Anche in U.S.A. si parla da tempo di costruire muri e di fili spinati, per non parlare della Libia e dei suoi campi di concentramento, qui meglio chiamarli “lager”, dove negandola si violenta ogni speranza e se qualcuno scappa, lì lo riportiamo. Insomma per coloro che anche oggi danno fastidio allo “status sociale” occidentale, l’unico rimedio è la segregazione così vengono “controllati”, col pensiero che se li lasci lì non esistono.
Ma
tu dove sei Signore? Forse per incontrarti dobbiamo andare in uno di quei lager
in Libia?
Domenica VI di Pasqua anno B Le attese del Sinodo. Nell’ormai lungo cammino sinodale si sono formate attese ed esigenze di cambiamento e di riforma; forse troppe aspettative perché alcune non restino deluse. Tra le Leggi tutto…
IV Domenica dopo Pasqua -anno B In quel tempo, Gesù disse: “Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore”. (Gv 10, 11-18) Questa Domenica è chiamata “La Domenica Leggi tutto…
II Domenica di Pasqua 2024 – Anno B. Valore teologico della “lettura”. “Celebrans et ministri, clerus et populus sedentes auscultant.” Questa norma uscita nel 1955 ebbe una larga risonanza nel mondo dei liturgisti e così Leggi tutto…
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Commento domenicale 27/01/2019
Pubblicato da Edoardo Amadio il
III DOMENICA T.O. ANNO C
Oggi parliamo di Vangelo vivo.
In questi giorni si ricorda la “shoah”, il ricordare per non dimenticare i delitti contro l’umanità del secolo scorso, contro gli ebrei, i testimoni di Geova, gli zingari, gli omosessuali e gli oppositori politici, cioè tutti coloro che per motivi razziali o no davano fastidio ai regimi del secolo scorso, regimi il più delle volte applauditi dal popolo … cristiano, anche se non da tutti i cristiani. Si sono quindi costruiti dei campi di concentramento, dei muri e dei fili spinati con l’unico intento della segregazione e poi l’eliminazione.
A guardar bene a leggere la storia come frutto del pensiero umano sociale dei popoli, anche negli anni più vicini a noi non è poi così cambiata “la storia”, come qualcuno pensa tacitando la propria coscienza.
Anche oggi, nella ancora cristiana Europa, abbiamo messo dei fili spinati e parliamo di muri, vedi il Brennero, come pure abbiamo fatto dei campi di “raccolta”; Anche in U.S.A. si parla da tempo di costruire muri e di fili spinati, per non parlare della Libia e dei suoi campi di concentramento, qui meglio chiamarli “lager”, dove negandola si violenta ogni speranza e se qualcuno scappa, lì lo riportiamo. Insomma per coloro che anche oggi danno fastidio allo “status sociale” occidentale, l’unico rimedio è la segregazione così vengono “controllati”, col pensiero che se li lasci lì non esistono.
Ma tu dove sei Signore? Forse per incontrarti dobbiamo andare in uno di quei lager in Libia?
Buona DOMENICA
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