In
questi giorni si ricorda la “shoah”, il ricordare per non dimenticare i delitti
contro l’umanità del secolo scorso, contro gli ebrei, i testimoni di Geova, gli
zingari, gli omosessuali e gli oppositori politici, cioè tutti coloro che per
motivi razziali o no davano fastidio ai regimi del secolo scorso, regimi il più
delle volte applauditi dal popolo … cristiano, anche se non da tutti i
cristiani. Si sono quindi costruiti dei campi di concentramento, dei muri e dei
fili spinati con l’unico intento della segregazione e poi l’eliminazione.
A
guardar bene a leggere la storia come frutto del pensiero umano sociale dei
popoli, anche negli anni più vicini a noi non è poi così cambiata “la storia”,
come qualcuno pensa tacitando la propria coscienza.
Anche oggi, nella ancora cristiana Europa, abbiamo messo dei fili spinati e parliamo di muri, vedi il Brennero, come pure abbiamo fatto dei campi di “raccolta”; Anche in U.S.A. si parla da tempo di costruire muri e di fili spinati, per non parlare della Libia e dei suoi campi di concentramento, qui meglio chiamarli “lager”, dove negandola si violenta ogni speranza e se qualcuno scappa, lì lo riportiamo. Insomma per coloro che anche oggi danno fastidio allo “status sociale” occidentale, l’unico rimedio è la segregazione così vengono “controllati”, col pensiero che se li lasci lì non esistono.
Ma
tu dove sei Signore? Forse per incontrarti dobbiamo andare in uno di quei lager
in Libia?
Domenica XXV T.O. anno A “..nel ritirarlo (il salario per il lavoro fatto) però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il Leggi tutto…
Domenica XXIV T.O. anno A “Tutto ciò che respira dia lode al Signore”. (Sal 150) Nell’Antico Testamento la parola, come avveniva in tutte le culture del Vicino Oriente, non era un semplice alitare, ma una Leggi tutto…
Domenica XXIII T.O. anno A I giovani la sessualità e la coppia. La sessualità è ansia vitale, è aspettativa di vita, è una insaziabile voglia di libertà, di novità, di creatività. Le attese dei giovani Leggi tutto…
Commento domenicale 27/01/2019
Pubblicato da Edoardo Amadio il
III DOMENICA T.O. ANNO C
Oggi parliamo di Vangelo vivo.
In questi giorni si ricorda la “shoah”, il ricordare per non dimenticare i delitti contro l’umanità del secolo scorso, contro gli ebrei, i testimoni di Geova, gli zingari, gli omosessuali e gli oppositori politici, cioè tutti coloro che per motivi razziali o no davano fastidio ai regimi del secolo scorso, regimi il più delle volte applauditi dal popolo … cristiano, anche se non da tutti i cristiani. Si sono quindi costruiti dei campi di concentramento, dei muri e dei fili spinati con l’unico intento della segregazione e poi l’eliminazione.
A guardar bene a leggere la storia come frutto del pensiero umano sociale dei popoli, anche negli anni più vicini a noi non è poi così cambiata “la storia”, come qualcuno pensa tacitando la propria coscienza.
Anche oggi, nella ancora cristiana Europa, abbiamo messo dei fili spinati e parliamo di muri, vedi il Brennero, come pure abbiamo fatto dei campi di “raccolta”; Anche in U.S.A. si parla da tempo di costruire muri e di fili spinati, per non parlare della Libia e dei suoi campi di concentramento, qui meglio chiamarli “lager”, dove negandola si violenta ogni speranza e se qualcuno scappa, lì lo riportiamo. Insomma per coloro che anche oggi danno fastidio allo “status sociale” occidentale, l’unico rimedio è la segregazione così vengono “controllati”, col pensiero che se li lasci lì non esistono.
Ma tu dove sei Signore? Forse per incontrarti dobbiamo andare in uno di quei lager in Libia?
Buona DOMENICA
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Domenica XXV T.O. anno A “..nel ritirarlo (il salario per il lavoro fatto) però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il Leggi tutto…
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Domenica XXIII T.O. anno A I giovani la sessualità e la coppia. La sessualità è ansia vitale, è aspettativa di vita, è una insaziabile voglia di libertà, di novità, di creatività. Le attese dei giovani Leggi tutto…