Commento domenicale 27/06/2021

Pubblicato da Edoardo Amadio il

XIII DOMENICA   T.O.  anno B

Talità kum! Fanciulla io ti dico alzati.” (Mc. 5,21-43)

Forse non è per dire ai presenti che la ragazza è davvero viva che Gesù dice: “datele da mangiare” ma Marco vuole mostrare la sensibilità, la concretezza dei sentimenti umani di Gesù. Gli altri sghignazzavano scuotendo la testa: “ah non sarebbe morta, ma dormirebbe?! Ma hanno avuto torto. Dopo tutto avevano dalla loro il buon senso, la costatazione, forse addirittura la scienza, per loro esiste solo la realtà che vedi esperimenti e tocchi. Ma Gesù ci dice che la realtà è anche altro misteriosamente e insospettatamente altro, dato che porta con sé e ci consegna la possibilità e il germe di un mondo nuovo, diverso, una vita diversa e nuova e lui è lì a dimostrarcelo.

Può non consolarci il sapere che siamo fatti per l’immortalità e che non sarà la morte ad avere l’ultima parola, possiamo non avere la Fede e la Speranza, può quindi anche non interessare Cristo, ma se il senso del vivere è la felicità, da qualche parte la dobbiamo cercare.   

La felicità, quando tacitiamo il filosofare moderno che ogni giorno sgranocchia stupidaggini, alla fine ci dice che se vuoi essere felice devi vivere in pienezza la tua umanità e noi cristiani alla sequela di Cristo sintetizziamo con: spezza il tuo pane con gli altri, lascia il tuo pessimismo e la tua tristezza e vai verso gli altri.

Buona domenica

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