Commento domenicale 29/04/2018

Pubblicato da Edoardo Amadio il

V DOMENICA DI PASQUA

Il padre mio è il vignaiolo.. ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto lo pota..” (Gv. 15,1-8)

E’ sempre difficile la Parola del Signore: ci viene da pensare che all’empio della cui vita “..non sembra esserci affanno di sorta” (Sal.73) le cose vadano meglio. E’ una lettura ricorrente nella Scrittura; ma come riflettere alla luce che il Signore “..si rende per così dire impotente di fronte alla libertà dell’uomo” (Giovanni Paolo II -Varcare la soglia della speranza-) come vedere nelle inevitabili alterne vicende della nostra vita l’invito ad una formazione cristiana? Come leggere il dolore e la croce nella nostra vita, una volta abbandonata la falsa idea che “non muove foglia che Dio non voglia”?

Ci aiuta la fede, il dono della fede, che ci fa vedere accanto a noi il Signore, sempre, che con noi gioisce e con noi piange, che è fonte della nostra forza e della nostra speranza, un Dio che scruta l’orizzonte per vederci arrivare perché lui ci aspetta sempre. E’ la verità su Dio la salvezza già su questa terra voluta da Dio per l’uomo, la lieta sorpresa del regno, sfida all’ateismo che ha demitizzato la storia dell’uomo, ma è ben lungi dall’averla umanizzata.
Abbiamo capito: “tu non puoi aiutarci Signore, ma tocca a noi aiutare te.” E.Hilleseum

Buona Domenica

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