Commento domenicale 06/07/2025
06/07/2025 XIV Domenica T.O. anno C
“Andate …io vi mando in mezzo ai lupi.” (Lc 10,3)
E’ inutile negarlo, nell’uomo e in forma trasversale a tutti i popoli, si è imposta con una profonda coerenza e logica, che forma l’inconscio collettivo, una nuova divinità: prima di Dio, del creatore, prima di ogni morale c’è l’amore della patria, il dovere dell’indipendenza nazionale, i sacri confini della patria, la libertà.
Ma tutto questo è un passo sotto Dio, sono un idolo creato dall’uomo; non sono i valori originali della convivenza umana.
La libertà, l’indipendenza, la difesa dei confini nazionali (!), sono altissimi valori e ideali, su cui si basano: “LE GUERRE” e ogni sorta di violenza.
Le guerre poi si decorano di questi ideali nascondendo il traffico vergognoso di interessi particolari, gli intrighi di fondo che le animano. E’ la morale della guerra, forte di una coerenza logica disposta a sacrificare ogni altra morale, i suoi valori sono assoluti di fronte ai quali l’ammucchiarsi dei morti non contano a nulla e su quell’altare viene sacrificata e violentata la vita e l’immagine stessa dell’uomo come voluto da Dio a sua immagine e somiglianza. Umanità è altro.
E i cristiani dove sono? Anche i cristiani vicini e lontani si sono comportati da predatori divorando con le parole e fatti, i più vulnerabili; la storia del Patriarca di Mosca Kirill è ancora attuale. Anche noi abbiamo un Papa a Roma, Papa Leone XIV: “La pace comincia da noi, da come guardiamo gli altri”, e con inaudita forza e chiarezza, anche se per il mondo è la “voce di un silenzio sottile” (che la sapienza biblica indica come la presenza di Dio stesso), ha osato dire “Occorre essere prima umani, poi cristiani.”
Buona domenica
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