Commento domenicale 29/10/2023

Pubblicato da Edoardo Amadio il

Domenica XXX  T. O. anno A

Nella Chiesa il ministero è di qualcuno, il sacerdozio di tutti.”

(Giuliano Zanchi teologo)   

Il Magistero, a più riprese, ha ribadito e sottolineato l’assoluta irrinunciabilità per la vita dei credenti della Domenica ed il primato della celebrazione eucaristica nel Giorno del Signore e già il Concilio affermava che, laddove non è possibile la celebrazione della Messa, è molto raccomandata la celebrazione della Parola di Dio seguita dalla Comunione Eucaristica, così i fedeli possono nutrirsi nello stesso tempo della Parola e del Corpo di Cristo.

“Anche nella nostra diocesi si stanno verificando situazioni in cui non è possibile garantire sempre la celebrazione eucaristica domenicale o festiva ed il nostro Vescovo, già nel novembre 2018, ha predisposto il rito (ASSEMBLEA DOMENICALE NELLA IMPOSSIBILITÀ DELLA CELEBRAZIONE EUCARISTICA) a “guida” di un laico, in assenza del ministro ordinato,rito apposito che permetta di vivere la Domenica, assolvendo il precetto festivo, pur non potendo celebrare l’Eucaristia.”

Ora, per la “guida”, un laico con particolare incarico, non si tratta di “presiedere” nemmeno di “sostituire”, la guida non occupa la sede presidenziale, la cattedra e l’altare rimarranno sempre senza presidente, la guida salirà dai banchi ad un leggio, possibilmente non nel presbiterio, e dopo ogni momento importante tornerà al suo banco, non saluterà e non userà mai il saluto presidenziale “Il Signore sia con Voi” (perché la risposta dei fedeli “e con il tuo Spirito” si riferisce a quello Spirito Santo che solo un sacerdote ha ricevuto per imposizione delle mani dal Vescovo il giorno della sua ordinazione); la guida non tiene l’omelia, ma un lettore leggerà un commento affidato dal parroco o preso da qualche commentario, e alla fine non darà la Benedizione sacerdotale “Il Signore vi benedica”, ma ci  sarà una “invocazione”, che a guardar bene tutti possiamo fare: “Il Signore ci benedica e ci doni la sua pace”. Suo compito sarà di coordinare e valorizzare le diverse ministerialità, (ministro da “minus”, meno, minore, cioè povero o meglio ancora servitore) da sempre attive nelle messe domenicali; i ministri della Parola di Dio; i ministri della comunione; i cantori… e dare i tempi di questa liturgia che, in buona parte, rivive i riti della Messa: l’introduzione; l’atto penitenziale; la liturgia della Parola; le preghiere dei fedeli la distribuzione della Comunione.

Buona Domenica.     

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