“Giuseppe si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto”. (Mt.24,37-44)
Gesù
fin da piccolo ci racconta Matteo è costretto a scappare in Egitto, il
territorio nemico per un ebreo.
Possiamo immaginare la durezza di una vita per quella famiglia condotta da clandestini in un paese straniero, la fatica a farsi accettare, di trovare un qualche lavoro in mezzo a gente dalla cultura diversa.
Gesù
si mette alla schiera dei deboli, un Dio che condivide la sorte degli esuli e
noi cristiani, chiamati alla sequela di Cristo “non possiamo pronunziare le parole ultime se prima non abbiamo
pronunziato le penultime” (Bonhoeffer)
E
quelle cristianissime parole “Amerai il
prossimo tuo come te stesso” non sono tanto un appello alla bontà
impossibile, quanto parole rivolte alla umana responsabilità.
SANTISSIMA TRINITA’ Anno A Il mistero della croce è anche un mistero teologico trinitario. “Egli (il Padre) che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse Leggi tutto…
PENTECOSTE anno A Lo Spirito che rinnova il mondo. Si legge ancora troppo spesso, su riviste “pastorali” o nei commenti sulla “Genesi”, che siamo usciti dalla mano del Creatore che eravamo cosa ‘molto buona’, citando Leggi tutto…
ASCENSIONE del Signore, anno A “In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.” (Mt 28,16-20) Siamo alla fine della Leggi tutto…
Commento domenicale 29/12/2019
Pubblicato da Edoardo Amadio il
FESTA DELLA SANTA FAMIGLIA
“Giuseppe si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto”. (Mt.24,37-44)
Gesù fin da piccolo ci racconta Matteo è costretto a scappare in Egitto, il territorio nemico per un ebreo.
Possiamo immaginare la durezza di una vita per quella famiglia condotta da clandestini in un paese straniero, la fatica a farsi accettare, di trovare un qualche lavoro in mezzo a gente dalla cultura diversa.
Gesù si mette alla schiera dei deboli, un Dio che condivide la sorte degli esuli e noi cristiani, chiamati alla sequela di Cristo “non possiamo pronunziare le parole ultime se prima non abbiamo pronunziato le penultime” (Bonhoeffer)
E quelle cristianissime parole “Amerai il prossimo tuo come te stesso” non sono tanto un appello alla bontà impossibile, quanto parole rivolte alla umana responsabilità.
Buona domenica
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ASCENSIONE del Signore, anno A “In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.” (Mt 28,16-20) Siamo alla fine della Leggi tutto…