Commento domenicale 30/05/2021

Pubblicato da Edoardo Amadio il

Festa della TRINITA’

C’è un piccolo brano della Genesi in cui viene descritta una scena che solo in età patristica o medioevale è stata letta come “brano trinitario”:

“Poi il Signore apparve a lui (Abramo) alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passar oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ di acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero.” (Genesi, 18)

Il concetto trinitario è stata una conquista della Chiesa non certo facile, ora quel brano della Genesi è stato elaborato da un frate, Rublev, che ha dato vita ad una icona di incredibile bellezza e complessità teologica, sviluppando in molte forme il modo di essere della Trinità. Forse la parola ispirato non è la più adatta, ma sicuramente è stato assistito dallo Spirito Santo. Anche la successione dell’incontro descritta da Genesi 18 è interessante, Abramo sapeva chi erano le tre persone che aveva di fronte, infatti le chiama “mio Signore” e dice: “ ..si porti dell’acqua che si lavino i piedi” e ci viene in mente Gesù nell’ultima cena che si china a lavare lui stesso i piedi agli apostoli, ma non voglio parlare di questo, Gesù non fa storia è sempre troppo per noi. C’è un altro fatto però nel Vangelo di una umanità vera, un brano descritto da Luca col cuore in mano, è il racconto di quella donna che ai piedi di Gesù gli bagna i piedi con le sue lacrime e li asciuga coi suoi capelli. Solo una donna poteva tanto, con la sua capacità di umiliarsi che è immagine di una capacità diversa di saper amare che è il donarsi interamente.

Cosa ha spinto questa donna ai piedi di Gesù? Forse aveva capito davvero chi aveva di fronte e ora ci lasciamo anche noi con una domanda che possiamo riproporci ogni volta che la vita ci assale .. MA CHI SEI TU GESU’ DI NAZARET ?

Buona domenica

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