Domenica 24 dicembre 2023 – IV d’Avvento B
Quello che abbiamo appena ascoltato non vi pare un vangelo femminista? L’uomo è citato appena di striscio e semplicemente per dire che lui non c’entra. Si parla solo di lei, si dice da dove viene, se ne manifesta la condizione, si sa che nome ha. Il suo mondo emotivo è palesato. Le sue domande rivelate. Il dialogo con l’angelo riportato con dovizia di particolari. “Concepirai un figlio e lo chiamerai Gesù”. Forse non cogliamo fino in fondo quanto sono rivoluzionarie queste parole. In un mondo in cui il maschio era di fatto l’autore della vita e la donna niente più che un serbatoio per custodirla, capite che l’espressione “concepirai” sia alquanto sconcertante. Che poi sia la donna a imporre il nome al figlio è decisamente inconcepibile. Dare il nome ad un figlio che nasce è prerogativa del maschio che con questo atto simbolico offre continuità alla sua stirpe. Che una donna dia il nome al figlio che partorisce è decisamente sovversivo. Ma tutto questo per dire cosa? Semplicemente per fare chiasso, per sparigliare le carte, per disorientare? “La modalità di questa nascita è evidentemente un simbolo per parlare di un radicale, nuovo inizio. Si taglia col passato, con la tradizione, con il patriarcato e si riparte da colei che è nuova (in questo senso vergine, qui non serve tirare in ballo i ginecologi), l’ultima arrivata, colei che esce dall’ombra (da Nazareth cosa mai potrà venire di buono… lo si dirà di Gesù ma lo si può dire, a maggior ragione, di questa donna insignificante). Lei trasmette la novità di Dio rompendo col passato. Lei è l’ultima divenuta prima, la lontana in cui il Regno si avvicina, l’impura che il Santo sceglie come nuovo tempio. Lei è il cambiamento in persona. Lei, scelta per far nuove, in Gesù, tutte le cose. Da lei, Dio prende i suoi tratti nuovi di maschio non patriarcale, di Dio non clericale” (cfr. Cristiana). E noi uscendo dagli schemi, che tratti possiamo offrire al volto di Dio perché l’inaudito, il nuovo si faccia spazio? Noi di quale cambiamento siamo segno?
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