Domenica 25 giugno 2023 – XII TOA

Pubblicato da emme il

“Non abbiate paura degli uomini… non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo… non abbiate paura”. Potremmo dirlo, ma forse è già troppo tardi, a Frederick, clochard ghanese di 43 anni, che a Pomigliano d’Arco è stato ammazzato di botte da due sedicenni. O potremmo dirlo a Manuel, ah no, anche per lui è fuori tempo massimo. Un ventenne è piombato addosso alla Smart guidata dalla mamma con un suv da 250.000 mila euro, se pur preso in affitto. Guidava distratto dal gioco che stava facendo con altri tre per sopravvivere sui sociali, ma nel frattempo qualcuno nella vita reale moriva. Potremmo dirlo, e magari non fosse troppo tardi, alle persone, militari ma soprattutto civili, che continuano a morire nei conflitti che si combattono in giro per il mondo. Conosciamo quello fra Russia e Ucraina, ma ne dimentichiamo tanti altri, esistono una sessantina di fuochi accesi, 10 divampano con maggior foga. Se potessimo dirlo ai 108 milioni di rifugiati che vagano in giro per il mondo in cerca di pace: non abbiate paura dell’uomo. Ma è proprio dall’uomo che spesso fuggono, l’uomo che scatena le guerre, l’uomo che devasta l’ambiente, l’uomo che non tollera e non fa posto alle minoranze etniche, religiose… Potevamo dirlo ai 650 migranti che al largo delle coste greche, dopo 13 lunghe ore di richieste di aiuto inascoltate, di allarmi caduti nel vuoto sono morti annegati: non abbiate paura dell’uomo. Lo stesso uomo che nell’oceano Atlantico ha fatto di tutto, ha messo in campo le tecnologie più avanzate, le professionalità più esperte, è arrivato da ogni dove per soccorrere il piccolo sommergibile Titan e i 5 super uomini che ci stavano dentro per vedere a quasi 4000 metri sotto il livello del mare il relitto del Titanic a 250 mila euro a testa, tanto costava il biglietto per questo giro in giostra. Vorremmo non aver paura degli uomini. Ma se ne avessimo? La scappatoia si chiama Dio? Nel vangelo si legge: non temere, tutti i misfatti degli uomini cattivi verranno a galla, la verità si farà largo, otterrete giustizia. E in Geremia si legge che il timore lo vince Dio, che è presente, che mi sta a fianco, Gli uomini perversi non prevarranno contro di lui, saranno svergognati, da lui saremo vendicati. Dio? Ma che Dio? La frase evangelica in cui si dice che neppure un passero cadrà a terra senza che il Padre lo voglia, è una frase pericolosa, significa che a volte non lo vuole e altre volte sì. Ma che Dio è? L’originale greco dice ben altro: neppure un passero cadrà a terra senza il Padre. Non: senza che il Padre lo voglia. Senza il Padre, cioè senza che ci sia anche lui dentro le vittorie, come al cuore delle sconfitte. Lui come presenza solidale. Vorrei non aver paura dell’uomo e allora cosa faccio? Mi rifugio in Dio? Dipende che Dio. Oppure smetto da parte mia di essere quell’uomo che fa paura all’uomo e come il Dio di Gesù si fa solidale con l’uomo e c’è là dove i passeri volano ma anche là dove i passeri cadono. È la solidarietà che elemosino anch’io a quest’uomo che vorrei tanto il vangelo rendesse migliore.


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