Giovedì 8 dicembre 2022 – Immacolata

Pubblicato da emme il

La cosa che subito balza agli occhi, o meglio agli orecchi, è il fatto che prima lettura e vangelo sono affollati di domande. Quelle che fa Dio all’uomo e alla donna, in Genesi, e quelle che pone, in questo caso una donna, a Dio, nel vangelo di Luca. Le risposte che offre Adamo alle domande di Dio sono codarde e vili, servono solo a scagionarlo, a giustificarlo, a metterlo al riparo, gettando la responsabilità sulla donna, la quale, facendo lo stesso gioco, la scaricherà a sua volta sul serpente. Le risposte che offrirà Maria sono di tutt’altro tenore, hanno decisamente un altro sapore. Sono risposte che maturano a partire da domande serie affinchè il frutto possa essere la responsabilità per abitare coerentemente il mondo. Se non direttamente da Dio ma tante sono le domande che anche oggi salgono dalla terra o da chi la popola. Dove sei uomo? Dove ti sei nascosto? Si nasconde colui che deve dar corpo ai suoi loschi piani, chi deve condurre i suoi sporchi traffici. E si nasconde l’uomo che non vuole dita puntate contro come chi dopo aver gettato il sasso nasconde la mano. Ma chi deve dare conto delle guerre in atto a tutte le latitudini, chi deve rispondere del fatto che popoli interi sono oppressi da economie disumane e repressi da fanatismi culturali e religiosi. Ma per non correre anche qui il rischio di sentirci assolti perché i giochi sono condotti ai piani più alti rispetto a quelli che bazzichiamo noi, chi deve dare conto circa l’accoglienza o il rifiuto della differenza di cui è impastato ogni altro, chi deve dare conto del rispetto e della cura di quel fazzoletto di terra che calpesto ogni giorno, chi deve dare conto del come faccio la spesa, del come investo i soldi, di come ci si informa, di come ci si cura, del fatto che condivida o meno la ricchezza di cui dispongo, del dono di un corpo che va onorato, e di un dentro che non va trascurato. Maria, visto che questa è un’altra delle sue feste, saranno contenti quelli che fanno vacanza grazie a lei, pur non sapendo magari chi ringraziare… è donna di un sì altamente libero e per questo profondamente responsabile. È la responsabilità che si assume perché vita nuova si faccia largo in lei, vita che viene dall’alto per rifecondare la terra, come la pioggia caduta in questi giorni. La festa di oggi questo mi dice e questo mi chiede. Responsabilità per il qui e l’ora perché siano lo spazio e il tempo generativi di quel nuovo che spinge. Maria nel suo tempo e al suo posto è stata donna a servizio della vita tra l’impossibile di cui è capace solo Dio e il possibile che spetta e aspetta solo a me. Dove sei? Questa domanda è fatta a me per dirmi in realtà: ci sei? Hai voglia di esserci? Di fare la tua parte? Di diventare responsabile? Di mettere al mondo ciò che solo tu puoi offrire. Fatti trovare perché l’impossibile transiti dentro la tua possibilità.


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *